Società
Beatificazione di suor Lucia Ripamonti: a Bolzano il miracolo riconosciuto
Domani (sabato 23 ottobre) a Brescia viene proclamata beata suor Lucia Ripamonti. Tra i concelebranti c’è anche il vescovo Ivo Muser, che nel 2012 aveva aperto l’inchiesta sul presunto miracolo attribuito a suor Lucia perchè il caso riguardava una bambina di Merano sopravvissuta a un grave incidente stradale a Bolzano.
Nella cattedrale di Brescia il cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, presiede domani alle 10 la cerimonia di beatificazione dopo che nel 2019 la Congregazione vaticana ha promulgato il decreto con il riconoscimento di un miracolo avvenuto tramite sua intercessione. Alla Messa di beatificazione a Brescia partecipa anche il vescovo Ivo Muser, che nel 2012 aveva aperto l’inchiesta nella diocesi di Bolzano-Bressanone sul presunto miracolo attribuito a suor Lucia.
Questo perché il caso riguardava la guarigione miracolosa di Irene Zanfino, una bambina di 6 anni di Merano che nell’aprile 1967 era stata dichiarata clinicamente morta dopo essere stata investita da un’auto in viale Druso a Bolzano.
La bambina restò in coma profondo in ospedale e i familiari si affidarono all‘intercessione di suor Ripamonti, della quale era in corso la causa di beatificazione a Brescia. Suor Ripamonti faceva parte delle Ancelle della Carità, come le suore dell’ospedale di Bolzano. Dopo una settimana si notarono i primi miglioramenti della piccola, risultato al quale i medici mai si sarebbero aspettati di arrivare. La bambina si risvegliò e dopo un mese fu dimessa, completamente guarita. Negli anni è poi diventata madre di famiglia e infermiera.
L‘inchiesta diocesana era stata condotta dal delegato del vescovo, padre Alois Hillebrand. Il perito medico, dottor Fabrizio Fontanella, e il promotore di giustizia Josef Torggler avevano seguito gli interrogatori. Erano stati reperiti i documenti della cartella clinica ed ascoltati vari testimoni tra genitori parenti e conoscenti di Irene Zanfino.
Dopo 19 sessioni l‘inchiesta era stata ultimata e nel novembre 2012 il vescovo Muser aveva posto il sigillo sugli atti di causa, aggiungendo una relazione particolareggiata del perito medico. Gli atti erano poi stati trasmessi a Roma alla Congregazione vaticana per le cause dei Santi.
Suor Lucia Ripamonti morì nel 1954 a 45 anni, dopo un’esistenza dedicata al prossimo. La fama di santità l’aveva accompagnata già nei suoi ultimi anni di vita e dopo la sua morte la devozione è cresciuta, fino alla guarigione ritenuta miracolosa della bambina di Merano. La cerimonia di beatificazione di suor Lucia era stata rinviata lo scorso anno causa Covid.
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