Politica
Basta coprifuoco! Protesta nel fine settimana a Merano. Da FdI la sfida all’orario di rientro
Basta coprifuoco! Con una manifestazione da piazza Terme a Merano sfidando l’orario di rientro, Fratelli d’Italia nella serata di sabato ha voluto manifestare la contrarietà al coprifuoco, misura ritenuta “anticostituzionale, liberticida, senza alcun fondamento scientifico o giuridico nella lotta al covid“.
“Abbiamo scelto di essere qui – fa sapere in una nota il portavoce provinciale e consigilere bolzanino Marco Galateo – perché Merano è il simbolo di un’economia del turismo zoppa a causa delle decisioni scellerate di questo governo. Come dice Giorgia Meloni, ridurre il tempo a disposizione dei cittadini per svolgere la loro vita non fa altro che aumentare la possibilità di assembramenti.
Abbiamo scelto la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio, festa dei lavoratori, perché il coprifuoco danneggia proprio loro. Non c’è festa dei lavoratori se manca il lavoro. La lotta alla pandemia va combattuta con misure efficaci ma intelligenti. Dopo un anno e mezzo di crisi pandemica infatti non si è fatto ancora nulla per ridurre i contagi sui mezzi di trasporto pubblico e nei supermercati. Ancora oggi i lavoratori e gli utenti di queste categorie sfidano la sorte del contagio ogni giorno, abbandonati dalle istituzioni“.
Nella serata di sabato dalle 22, anche in centro a Bolzano è stata organizzata un’iniziativa da parte di alcuni cittadini, denominata “Cittadini liberi” per protestare contro la misura del coprifuoco. La contestuale protesta da parte di Fratelli d’Italia indicherebbe dunque un clima non troppo disteso rispetto alle misure applicate per la supposta prevenzione del contagio in epoca di emergenza sanitaria.
Continua Galateo: “Togliere il coprifuoco, riaprire le aziende, permettere la circolazione delle persone, garantendo però un controllo capillare dei positivi attraverso l’aumento del numero di tamponi fatti sul territorio, è la ricetta per la ripartenza. Si prende spesso ad esempio l’Austria in Alto Adige, ma lì le aziende fanno i tamponi ai loro dipendenti, retribuiti dal servizio sanitario nazionale.
Un modello contrario a quello che usiamo noi dove i datori di lavoro si fanno carico spesso dei costi per il controllo attraverso i tamponi effettuati altrove. Il modello altoatesino non funziona, anche il nuovo corona pass avrà una valenza strettamente territoriale e non può quindi costituire un vantaggio per la ripartenza economica o per il controllo della popolazione“.
“Oltre alla presenza del coordinatore provinciale Marco Galateo c’erano in piazza le consigliere comunali di Merano Paola Zampieri e Ilenia Nero, i consiglieri del capoluogo Stefano Stagni e Mauro Morato e i dirigenti Erjon Kaca, Melanie Franzellin, Pietro Cortesia, Vito Grasso e Marco Caputo“, conclude la nota di FdI.
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