Connect with us

Bolzano

Asl vs Koellensperger: sull’accusa di diffamazione la procura torna a chiedere l’archiviazione

Pubblicato

-

Foto suedtirolnews.it
Condividi questo articolo

Secondo round, questa mattina alle 10.00 in Tribunale a Bolzano, per la causa per diffamazione intentata dall’Azienda Sanitaria altoatesina contro il Consigliere provinciale Paul Köllensperger.

Già nel corso della prima udienza il pubblico ministero, Dott. Igor Secco, aveva chiesto l’archiviazione “perché il fatto non sussiste”.

L’Azienda Sanitaria aveva avanzato opposizione, anche se non c’era nessun rappresentante dell’ente in aula durante l’udienza in cui il pm è tornato a chiedere per la seconda volta l’archiviazione del fascicolo.






Il Consigliere Köllensperger, rappresentato dall’avvocato Renate Holzeisen, ha chiesto inoltre che l’Azienda Sanitaria venga condannata al risarcimento delle spese legali. Il giudice, il Dott. Emilio Schönsberg, si è riservato di esaminare le carte e ha rinviato la decisione.

“Che il fatto non sussista pare abbastanza evidente”, commenta al termine dell’udienza il Consigliere.

Il Consigliere provinciale: “Nessuna diffamazione, è mio dovere vigilare su come vengono spesi i soldi dei contribuenti. E i fatti parlano da soli”

“Nell’articolo di stampa ‘incriminato’, quello del Dolomiten risalente al 21 Luglio 2017, io parlo di fatti ben documentati: ho elencato i costi, carte alla mano, i costi delle consulenze e degli incarichi esterni affidati dall’Azienda Sanitaria a dei consulenti, soprattutto nell’ambito IT (tecnologia dell’informazione).

La somma emersa ammontava già allora a 6,2 milioni di euro dall’insediamento dell’allora Direttore generale dell’Asl, Thomas Schael, che si è per questo sentito diffamato e mi ha citato in giudizio non a titolo personale ma come Azienda Sanitaria, facendo ricadere ancora una volta sulle spalle dei contribuenti anche le spese legali per imputarmi una verifica fatta nel pieno esercizio del mio ruolo come Consigliere provinciale di opposizione. È un mio diritto e un mio dovere verso i cittadini vigilare sulle spese della pubblica amministrazione”.

A insospettire Köllensperger era stata la questione riguardante la scelta della piattaforma IT, in particolare la cartella clinica del paziente:

“In Trentino hanno una piattaforma considerata la migliore d’Italia che, per legge dello Stato, avremmo avuto a disposizione in riuso gratuito.

Invece alcuni dei consulenti profumatamente pagati dall’Asl avevano deciso di non approvarla, optando invece per una piattaforma di uno dei fornitori della ditta Saim (partecipata dall’Asl) che, ad oggi, ha richiesto lo stanziamento di 9 milioni e mezzo per la sola parte di cartella clinica, sui 36 milioni in totale per realizzare l’IT.

Decisione onerosa e sbagliata, tanto che l’anno scorso hanno poi deciso di buttare via quella piattaforma e di ripartire con un’altra, guarda caso della ditta trentina che ha elaborato proprio la piattaforma in uso presso l’ASL del Trentino. Quindi, oltre che nel metodo, direi che anche nel merito i fatti mi hanno dato ragione: i motivi per approfondire le consulenze c’erano tutti”.

L’articolo è stato letto da Schael e dall’Azienda Sanitaria come un’accusa di aver coperto o falsificato i dati sugli incarichi esterni.

“Un’interpretazione arbitraria: io puntavo esclusivamente il dito sul costo esorbitante degli incarichi conferiti con soldi pubblici. Sono stato accusato di diffamazione sulla presunzione che dietro a quell’articolo ci fosse un riferimento sotteso al botta e risposta pregresso avvenuto in Consiglio sulle cifre parziali riportate da Schael.

E lo dimostra il fatto che la querela non chiami in causa il quotidiano, ma solo me che esercitavo il diritto-dovere connesso alla mia carica di controllare i costi sostenuti dalla pubblica amministrazione altoatesina”. In questo caso quelli sostenuti dal ramo portante: la sanità. Ambito in cui ciascun cittadino ha interesse che le risorse vengano impiegate in modo efficiente e senza sprechi.

Conclude Koellensperger:”Come cittadino e come politico mi indigna e mi preoccupa questo episodio, a prescindere dal fatto che coinvolga me direttamente”, conclude Paul Köllensperger. “È un chiaro tentativo di zittire l’organo di controllo della Giunta provinciale, imbavagliando i Consiglieri di opposizione e brandendo l’arma della querela come intimidazione preventiva per chi, in futuro, voglia mettere il naso dove in molti avrebbero interesse che non si facessero troppe domande”.

Italia & Estero2 ore fa

Maestra d’asilo iscritta a OnlyFans: la scuola la sospende

Italia & Estero2 ore fa

Corruzione Parlamento Ue: arrestata l’assistente dell’europarlamentare Martusciello

Economia e Finanza4 ore fa

Prestiti personali: quali sono le soluzioni più convenienti nel 2025?

Bolzano Provincia14 ore fa

Cooperativa frutticola va a fuoco: Vigili del fuoco in azione

Bolzano Provincia14 ore fa

Rogo in una baracca in demolizione: chiusa la linea ferroviaria tra Bolzano-Merano

Alto Adige1 giorno fa

Minaccia gli agenti via mail per ottenere il permesso di soggiorno: espulso 20enne pachistano

Alto Adige1 giorno fa

Vandalismo alla funivia di Saslong: denunciati due turisti olandesi, uno anche per violenza

Bolzano Provincia1 giorno fa

Operazione contro lo spaccio: arrestato 21enne trovato con droga in auto e in casa

Italia & Estero1 giorno fa

Missile Houthi intercettato sopra Tel Aviv e nuovi attacchi a Gaza

Italia & Estero1 giorno fa

Il denaro contante significa libertà: la battaglia svizzera per una nuova politica monetaria

Italia & Estero1 giorno fa

Trump-Zelensky: ottimismo sulla Pace, ma con punti critici

Italia & Estero2 giorni fa

In corso uno sciopero nazionale dei treni: rischio disagi in tutta Italia

Italia & Estero2 giorni fa

È finalmente rientrata la navetta Crew Dragon Freedom

Italia & Estero2 giorni fa

Naufragio nel Canale di Sicilia: almeno 40 i dispersi

Trentino2 giorni fa

Baselga di Pinè: assegnati i lavori per la riqualificazione dell’acquedotto

NEWSLETTER

Archivi

Categorie

più letti