Mamma&Donna
Asciugatrice: dove butto l’acqua del cestello?
“Ai miei tempi il bucato si faceva a mano, in un catino con poca acqua e il sapone di marsiglia! E i panni si stendevano sui fili in cortile, insieme a quelli di tutti i vicini!” dicono le nonne quando conoscono l’asciugatrice.
E hanno ragione. Ma vuoi mettere il fatto che grazie a questo elettrodomestico, non devi quasi più stirare?
E il fatto che se hai cani o gatti, ciò che asciughi esce senza pelucchi?
C’è ancora chi dice che l’asciugatrice ha un costo troppo alto. Fino a qualche tempo fa era fortunato chi poteva permettersene una, ma oggi, ci sono modelli davvero economici che possono evitarci di far asciugare gli abiti in casa evitando quell’odore di “freschino” che poco ci piace.
L’asciugatrice è un’invenzione fantastica e, come spesso accade con le novità, ne abbiamo apprezzato subito i vantaggi.
Uno tra questi è l’addio agli stendini! Che liberazione.
C’è chi solo per questo definisce l’asciugatrice un dono del cielo.
Una volta messi nel cestello, si schiaccia un pulsante e lei fa tutto da sola, regalandoci tanto tempo in più per noi, ma come tutte le cose, va usata con attenzione, perché non è nata per essere molto amica dell’ambiente.
Ecco tre consigli utili, per usarla in modo corretto:
- farla partire solo quando è a pieno carico
- stare attenti alla durata dei cicli di asciugatura, poiché più sono lunghi più è alto il consumo di energia elettrica
- considerare di usarla di più in inverno e lasciarla riposare in estate, quando possiamo sfruttare ancora il buon vecchio sole per stendere i panni all’aria aperta sul balcone
Piccoli accorgimenti per risparmiare energia!
Sicuramente è importantissimo scegliere quale macchina fa più al caso nostro: se vogliamo un’asciugatrice con espulsione dell’acqua oppure quella che elimina la condensa e la raccoglie in una vaschetta, poi da svuotare.
La prima (modello a espulsione dell’acqua) trasforma l’acqua e l’umidità dei panni in vapore acqueo che, attraverso un apposito tubo, può essere buttato all’esterno.
Qua la difficoltà è trovare il modo di portare il tubo attraverso il muro e permettere l’espulsione del vapore fuori casa.
Il secondo modello, il più usato, è quello a condensazione.
L’acqua viene raffreddata e raccolta in una vaschetta.
Essendo priva di calcare, è acqua distillata.
Ed è proprio qui che bisogna stare attenti!
Dove buttiamo l’acqua distillata del cestello?
- Una buona idea è mettere l’acqua di condensa nel vano vuoto della lavatrice per fare in modo che nel ciclo di lavaggio la macchina carichi meno acqua potabile. Si risparmia acqua buona e si ricicla questa distillata senza sprechi!
- Possiamo riutilizzare l’acqua per lavare a mano i capi più delicati, quelli antipatici da smacchiare… ma poi? Finirebbe lo stesso nello scarico del lavandino. Non mi convince come soluzione.
- Possiamo scegliere di usarla per lavare i pavimenti o i piatti e le stoviglie dopo cena. Ma anche qui…
Comunque, dicono che sia ottima anche per lavare le pentole in acciaio.
L’importante è NON buttarla nel water.
Per evitare di buttarla, c’è chi ha riempito tutti gli umidificatori dei termosifoni, è stata una buona idea perché in questo modo l’acqua non viene buttata, evapora e non si è inquinato l’ambiente.
Ok, e con quella che rimane?
C’è chi la usa per lavarsi la testa.
Chi lo fa dice che l’acqua demineralizzata ha un effetto positivo sulla lucentezza e sulla morbidezza dei capelli.
Personalmente non sono molto convinta di questa soluzione.
Comunque, per fare in modo che l’acqua dell’asciugatrice sia davvero pulita, bisognerebbe filtrarla per togliere tutti i grumi o i pelucchi che i tessuti rilasciano durante il lavaggio.
Ovvio che pulita non lo sarà mai del tutto perchè sicuramente rimangono residui di detersivo.
Stesso discorso vale per riciclare l’acqua di condensa come acqua per il ferro da stiro.
Alla lunga, se l’acqua non è perfettamente pulita dai residui dei tessuti, potrebbe anche rovinare l’elettrodomestico!
Assolutamente vietato usarla per innaffiare le piante:perchè potrebbe contenere tracce di ammorbidente e inquinare fortemente il terreno!
Come vedete, la soluzione per risolvere alcune mancanze che questa ingegnosa invenzione ha, purtroppo, non esiste ancora.
L’importante è sapere che l’acqua distillata che troviamo nella vaschetta dell’asciugatrice a fine ciclo non è assolutamente potabile e non può essere usata in tutte le azioni quotidiane.
Soprattutto va tenuta lontana dalla portata di bimbi e animali.
Voi quali soluzioni avete adottato?
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