Bolzano
Arrestata ex moglie violenta, foglio di via obbligatorio per il fratello
Sono quasi all’ordine del giorno, purtroppo, le richieste d’aiuto a seguito delle quali le Forze di Polizia sono chiamate ad intervenire d’urgenza per far fronte a gravi situazioni di violenza domestica. Quanto accaduto domenica sera ha lasciato esterrefatti anche i Poliziotti, inviati a risolvere una situazione del tutto inusuale.
Una pattuglia della Squadra “Volanti” è stata chiamata ad intervenire d’urgenza nel Quartiere San Quirino, a Bolzano, a seguito d’una segnalazione fatta da alcuni inquilini per fare riferimento ad una violenta lite domestica tra coniugi.
Intervenuti immediatamente in applicazione ai protocolli previsti dal Codice “SCUDO”, gli Agenti sin dall’ingresso dello stabile hanno notato una donna in fuga dall’appartamento segnalato, salendo le scale di corsa per raggiungere il tetto, mentre davanti alla porta d’ingresso c’erano diverse tracce ematiche.
La donna è stata immediatamente bloccata al piano superiore mentre altri Poliziotti si sono prestati a soccorrere l’ex marito, un 40enne bolzanino residente in Città. Il malcapitato, che si è presentato con il volto ricoperto da sangue, graffi, ematomi, in preda all’agitazione e allo sgomento, dolorante per le numerose ferite, ha riferito agli Agenti che la responsabile della violenta aggressione subita poco prima era l’ex moglie, che si era data alla fuga sui tetti.
Dopo aver condotto la donna negli Uffici di Largo Palatucci, gli Agenti hanno ricostruito quanto poc’anzi accaduto: la vittima, che da qualche tempo aveva interrotto la relazione con la moglie, destinataria in seguito di un Divieto di Avvicinamento e di Contatto nei suoi confronti per precedenti atti di violenza, aveva passato la serata in compagnia di due amiche e dei loro figli. Durante la serata le due donne erano uscite per fare una passeggiata con il cane e, in strada, si erano incrociate con l’ex moglie del loro amico, la quale, alla loro vista, aveva iniziato ad aggredirle e a insultarle, tentando di strangolarne una ed accusando entrambe di averle “sottratto” il marito.
Le donne, impaurite, sono rientrate precipitosamente in casa, inseguite dall’esagitata, riuscita in questo modo ad entrare prima nel condominio e poi anche nell’appartamento dalla quale era stata allontanata con provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, venendo subito a contatto con l’ex marito.
Nonostante l’uomo abbia cercato in tutti i modi di frenare la furia dell’ex coniuge, quest’ultima ha iniziato ad insultarlo, lanciargli addosso piatti e suppellettili, percuoterlo violentemente con schiaffi, pugni, calci e graffi.
Solo l’immediato intervento degli equipaggi della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato, allertati dalle due amiche della vittima, ha posto fine al pestaggio, inducendo la donna alla fuga sui tetti.
Dopo aver fatto intervenire l’Ambulanza e i Sanitari del 118, in considerazione della gravità delle lesioni subite, l’uomo è stato trasportato al Pronto Soccorso e quindi ricoverato all’Ospedale San Maurizio con prognosi di 20 giorni per le diffuse contusioni al volto e in altre parti del corpo.
In Questura, dall’esame delle informazioni contenute nella Banca Dati del Ministero dell’Interno è emerso come non si trattasse della prima volta in cui le Forze di Polizia erano state chiamate per dirimere controversie tra i due. La successiva perquisizione personale alla quale è stata sottoposta la donna ha consentito di rinvenire circa 400 Euro e una videocamera, da essa rubati durante l’aggressione all’ex merito: la refurtiva è stata immediatamente restituita all’avente diritto.
Al termine degli atti di Polizia Giudiziaria la donna, è stata dichiarata in arresto per rapina e violazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento.
Nel corso dell’intervento, inoltre, è emersa la figura del fratello dell’esagitata, un 43enne venuto apposta dall’Emilia Romagna per sostenere la sorella. Costui, dapprima, aveva incitato la sorella ad aggredire l’ex marito con frasi del tipo “AMMAZZALO, AMMAZZALO !!”, per poi, nelle concitate fasi dell’intervento della Polizia, cercare in tutti i modi di evitare che la sorella entrasse nella vettura di servizio, opponendo resistenza agli Agenti e venendo denunciato all’Autorità Giudiziaria.
Per gli stessi motivi, il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, ha emesso nei confronti dello stesso la Misura di Prevenzione Personale del Foglio di Via Obbligatorio, con Divieto di far ritorno a Bolzano per i prossimi 3 anni.
«Sono sempre più i casi in cui le Forze di Polizia sono chiamate ad intervenire per far fronte a violenti episodi di maltrattamenti in famiglia, che rappresentano in sé, tra l’altro, preoccupanti esternazioni di problematiche di carattere culturale, le quali troppo spesso colpiscono vittime non in grado di difendersi – ha evidenziato il Questore Sartori –. La singolarità di questo episodio, nel quale il ruolo di vittima lo ha un uomo, rafforza ancor più l’idea di come le situazioni di criticità che affliggono la nostra società debbano necessariamente essere affrontate facendo rete tra Istituzioni, Enti locali, Centri antiviolenza ed Associazioni di volontariato. La Polizia di Stato è da sempre in prima linea, anche con Progetti specifici, nell’indicare percorsi di presa di coscienza e di consapevolezza del disvalore di quanto commesso, con l’obiettivo, altresì, di aiutare le vittime a difendersi, a chiedere aiuto ed a denunciare le violenze subite.»
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