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Alto Adige

Appalti. No all’obbligo di adottare il contratto con il contraente. CNA:”Viola le libertà costituzionali”

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Trentino Alto Adige sostiene la posizione di CNA Nazionale, Confartigianato e Casartigiani: le confederazioni dell’artigianato considerano inaccettabili alcuni obblighi in materia di appalti introdotti dal Decreto Semplificazioni.Prevedere, nell’esecuzione dei contratti pubblici – sottolinea la CNA regionale – l’applicazione del contratto collettivo del contraente principale a tutte le imprese sub appaltatrici pregiudica la libertà sindacale e le peculiarità settoriali che, nel comparto dell’artigianato, sono assicurate dalla sottoscrizione di specifici CCNL con le Confederazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale e, nel caso del Trentino e dell’Alto Adige, tramite la sottoscrizione di appositi contratti provinciali di categoria”.

La modifica introdotta dal Decreto Semplificazioni al Codice dei contratti pubblici, così come formulata nel testo varato dal Governo – argomenta Claudio Corrarati, presidente della CNA regionale – comprime le libertà costituzionali e viola il principio dell’autonomia contrattuale. Occorre correggere subito questa grave svista. Per questo chiediamo alla politica e alle istituzioni, a partire dal Parlamento, di sgomberare il campo da previsioni pericolose, che deprimono, anziché valorizzare, il ruolo delle forze sociali. Analogo impegno chiediamo alle Province di Bolzano e Trento, in difesa dell’Autonomia che ha valorizzato la collaborazione tra parti datoriali e  parti sindacali dei lavoratori e della regolamentazione territoriale sugli appalti e i subappalti”.

Corrispondere ai lavoratori impiegati nel subappalto il trattamento economico e normativo stabilito dai contratti collettivi di settore stipulati dalle parti sociali comparativamente più rappresentative a livello nazionale e territoriale – conclude la CNA regionale – è, per eccellenza, l’elemento di garanzia di cui si è dotato il nostro ordinamento per riconoscere le sacrosante tutele dei lavoratori”.






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