Alto Adige
Anche gli artisti freelance possono richiedere il sussidio da versare in un fondo di previdenza complementare
Alla fine del 2020 il Consiglio regionale aveva creato le condizioni quadro per sostenere gli artisti con l’integrazione dei versamenti previdenziali. Se gli artisti versano autonomamente almeno 500 euro in un fondo pensione integrativo, la Provincia interviene con un contributo fino a 500 euro.
Per poter richiedere il contributo riferito ai versamenti pensionistici relativi agli anni 2021 e 2022 è sufficiente aver versato o versare al fondo pensione almeno 250 euro. Ora che tutto l’iter disciplinare è stato completato, gli artisti possono inviare la loro domanda all’Agenzia per lo sviluppo sociale ed economico (ASSE) via e-mail o tramite patronato entro il 31 dicembre 2022.
Il modulo relativo (compresa la documentazione riferita alla situazione del fondo pensione complementare) può essere scaricato dal sito web dell’ASSE in cui sono pubblicate anche tutte le informazioni sulla nuova contribuzione pensionistica.
Gli artisti devono risiedere in Trentino-Alto Adige da almeno due anni e non superare il limite di reddito di 35.000 euro, e dovevano iscriversi al neonato registro provinciale degli artisti entro il mese di settembre (come stabilito dalla Giunta). Nelle scorse settimane sono pervenute ai tre Assessorati provinciali alla Cultura un totale di 199 candidature da parte di creativi che provengono da tutti i settori artistici: dalle arti visive alle arti dello spettacolo, dal cinema alla letteratura fino alla musica.
“È nell’interesse del territorio che gli artisti altoatesini siano previdenzialmente garantiti nella loro terza età. In pochissimo tempo abbiamo così creato un criterio pensionistico per gli artisti freelance che è unico a livello nazionale“, sottolinea l’assessore provinciale alla Cultura tedesca, Philipp Achammer.
L’assessore provinciale alla Cultura ladina, Daniel Alfreider, sottolinea che “si tratta di un passo in avanti importante per la tutela e la valorizzazione dei nostri artisti e di conseguenza un riconoscimento generale dell’arte e della cultura. È necessario garantire un sistema di sostegno efficace e valido anche per l’età della pensione”.
L’assessore provinciale alla Cultura italiana, Giuliano Vettorato, concorda: “Si trattava di una misura necessaria. Sostenere i professionisti della cultura con questo tipo di contributo previdenziale è un passo importante per superare il falso pregiudizio che l’arte non possa essere un lavoro”. Rilevante l’aspetto sociale della misura.
“Questo contributo finanziario da parte della Regione può contribuire fortemente a ridurre il rischio di povertà tra gli artisti anziani, sensibilizzando al contempo l’opinione pubblica sull’importanza di una previdenza preventiva“, aggiunge l’assessora provinciale al Sociale Waltraud Deeg.
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