Benessere e Salute
Alzheimer e decadimento cognitivo: attivo a Bolzano il nuovo servizio di Asaa per la prevenzione delle malattie neurodegenerative
E’ attivo da ottobre a Bolzano il nuovo servizio di ASAA per la prevenzione dell’Alzheimer e delle malattie neurodegenerative.
Prevenzione, psico educazione e sostegno psicologico individuale e di gruppo sono gli obiettivi del servizio di prima consulenza e screening offerto dagli psicologi professionisti dell’area neuropsicologica di Alzheimer Suedtirol Alto Adige, per un’analisi preventiva dell’insorgenza delle patologie dementigene.
A disposizione una serie di incontri offerti ai cittadini di madrelingua italiana e tedesca per un primo inquadramento della loro situazione di salute in caso di sospetta presenza di una patologia neurodegerativa o di disturbi collegati al mondo delle demenze e delle patologie del decadimento cognitivo.
A tutte le persone che temono o sospettano di avere una patologia in corso o un inizio di malattia viene quindi offerto uno screening effettuato tramite strumentazione validata, che dà una prima idea della necessità o meno di un approfondimento diagnostico.
Approfondimento che può avvenire, in base alla scelta personale dell’utente, in sede di servizio pubblico o privato.
Il servizio di consulenza diagnostica offerto da ASAA comprende anche aspetti di tipo psico-educativo e di consulenza psicologica che forniscono sia alle persone colpite che ai loro famigliari degli elementi di conoscenza circa la patologia dementigena individuata, nonché gli strumenti per aiutarli a relazionarsi e a diminuire il fardello psicologico spesso portato da queste patologie.
L’obiettivo in questo caso è soprattutto quello di aiutare a trovare delle soluzioni che possano andare ad affiancare l’azione dei farmaci prescritti dal geriatra o dalla figura medica di riferimento.
“Diverse malattie di questo tipo possono essere rallentate grazie l’utilizzo combinato di più aspetti terapeutici – afferma il neuropsicologo forense Michele Piccolin – . Molte ricerche dimostrano come l’aggiunta di terapie psicologiche e nello specifico quelle di brain training o stimolazione cognitiva, possa aumentare l’efficacia del farmaco somministrato e di fatto contribuisca a rallentare il decorso della malattia.
Il nostro compito è quello di individuare le possibili soluzioni di intervento da proporre per ogni singolo caso. Alzheimer Suedtirol Alto Adige organizza anche dei gruppi di auto mutuo aiuto grazie ai quali famigliari e pazienti possono confrontarsi tra di loro, anche per condividere e in qualche modo alleggerire il peso di cui molto spesso si fanno carico coloro che hanno il compito di assistere i malati“.
“E’ importante prestare attenzione non solo al malato ma anche a coloro che lo circondano e lo assistono – aggiunge la dottoressa Alice Panicciari, psicologa del team ASAA – . Spesso infatti anche i cosiddetti caregiver, ovvero le persone che si occupano del soggetto malato di Alzheimer o colpito da altre forme di demenza, hanno bisogno di supporto psicologico e di informazione su quelle che sono le caratteristiche della malattia e della sua evoluzione.
La malattia non va solo infatti ad alterare il funzionamento cognitivo globale del soggetto, ma implica anche delle alterazioni a livello emotivo che provocano sbalzi di umore nella persona colpita fino ad arrivare a fenomeni depressivi e di ritiro sociale“.
Oltre a un piccolo laboratorio di arteterapia, la vera novità del servizio di prevenzione delle malattie come l’Alzheimer è la stimolazione cognitiva computerizzata con l’ausilio di apparecchiature di test per le valutazioni e la stimolazione delle funzioni neuropsichiche.
Si tratta di una serie di input che vengono forniti da computer, tarati sulla base di partenza del livello cognitivo del soggetto e che forniscono una valutazione statistica sul livello deficitario e sul tipo di prestazione ottenuta per ogni singolo esercizio.
Ciò permette di valutare se le prestazioni cognitive rientrano nella norma oppure se, attestandosi sotto la soglia, andrebbero eventualmente approfondite attraverso i servizi medici già esistenti.
La neuro riabilitazione, che può essere applicata anche in condizioni di normalità cognitiva come per esempio in ambito sportivo, avviene in questo caso in collaborazione con Promotus e Microgate, due realtà aziendali che si occupano tra il resto della produzione di strumentazioni utili ad implementare l’allenamento neurofunzionale.
“Quella delle demenze non è una problematica destinata purtroppo a migliorare in un prossimo futuro – conclude Piccolin – . Questa idea ha portato ASAA a mettere in atto azioni di sensibilizzazione sulla prevenzione che prevedano la sinergia tra diverse professionalità specifiche, con analisi neuro psicologiche e valutazioni cognitive diversificate che si affiancano ad esami di tipo prettamente medico.
Il nostro obiettivo è chiaramente quello di fare rete tra i diversi servizi presenti sul territorio e di migliorare la qualità di vita del paziente e di chi gli è vicino nelle attività di tutti i giorni”.
Il servizio di screening, già operativo dal mese di ottobre con il sostegno e il patrocinio del Comune di Bolzano, sarà attivo fino a novembre inoltrato nella sede di ASAA a Bolzano, in piazza Gries 18.
Qui si trova il team formato dagli psicologi Michele Piccolin, Alice Panicciari ed Elisa Resch, divisi tra le specializzazioni in psicologia dell’invecchiamento e neuropsicologia forense.
I professionisti sono a disposizione per gli incontri, il supporto psicologico e il rilascio del materiale informativo.
La persona che accede al servizio ha la possibilità di ottenere due consulenze gratuite in madrelingua italiana o tedesca, con diagnosi e successivo indirizzo, se ritenuto necessario, alle strutture mediche territoriali competenti.
La prenotazione avviene tramite il numero Verde di ASAA 800660561.
E’ possibile contattare l’associazione allo 0471/051951.
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