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Bolzano

Aggredito col coltello e rapinato: i fatti

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Alle 8:30 di un mercoledì mattina, il tranquillo centro della città è stato teatro di una violenta rapina. Il Bar Sonia, situato nella centrale Galleria Sernesi, ha visto il suo proprietario diventare vittima di un’aggressione inaspettata. Mentre alcuni studenti dell’Università di Bolzano assistevano terrorizzati, il titolare è stato colto di sorpresa e immobilizzato da un gruppo di sei ragazzi che, in precedenza, avevano simulato la normalità consumando un caffè.

La situazione è precipitata quando, al momento di pagare, i giovani hanno respinto con arroganza la richiesta di saldare il conto, promettendo di tornare più tardi. Di fronte al rifiuto del proprietario, i malviventi hanno reagito violentemente: uno di loro ha attaccato il barista alle spalle, stringendolo al collo e ferendolo con un coltellino al gomito. Il taglio profondo ha provocato una copiosa emorragia, mentre gli studenti presenti hanno immediatamente allertato i soccorsi.

I responsabili sono riusciti a fuggire prima dell’arrivo delle forze dell’ordine, dopo aver rubato soltanto 45 euro dal registratore di cassa, una piccola somma che non rende meno grave l’episodio di violenza subita. Tuttavia, la giustizia ha colto uno dei fuggiaschi: un ragazzo tunisino di diciannove anni è stato fermato dalla Polizia nei giorni successivi lungo la ciclabile dell’Isarco. Con precedenti per furto e clandestinità, il giovane si trovava con un permesso di soggiorno scaduto da un anno e, dopo l’identificazione, è stato destinatario di un decreto di espulsione e di trattenimento al Cpr di Gradisca d’Isonzo.






Mentre il titolare del Bar Sonia si riprende dall’aggressione, fortunatamente limitata a qualche punto di sutura, ha espresso la volontà di incrementare le misure di sicurezza installando telecamere all’interno del locale.

Parallelamente, la Questura ha preso misure severe contro il degrado urbano e la microcriminalità: ha emesso i cosiddetti “Daspo urbani” nei confronti di cinque individui di varie nazionalità e un “Daspo Willy” a una donna che, per tre anni, ha causato disordini nei locali pubblici di Bolzano. Queste azioni mirano a ristabilire un clima di sicurezza e a contrastare le attività illecite che sconvolgono la vita quotidiana dei cittadini e degli ospiti della città.



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