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Afghanistan, kamikaze si fa esplodere: 32 morti e 128 feriti nell’attentato

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Non c’è pace per l’Afghanistan.

Trentadue persone sono state uccise e 128 ferite oggi in un attacco suicida, nelle provincia orientale di Nangarhar. Lo ha reso noto Ataullah Khogyani, portavoce del governatore locale.

Il kamikaze si è fatto saltare in aria tra una piccola folla che protestava per i soprusi del capo di una milizia locale.






Contemporaneamente, due granate sono state lanciate contro altrettante scuole per ragazze a Jalalabad, capoluogo del Nanhgarhar. Due guardie sono rimaste ferite.

L’attentato dell’11 settembre è solo l’ultimo di una lunga serie. Il 5 settembre 2018 almeno 4 persone hanno invece perso la vita e altre 18 sono rimaste ferite in un attentato kamikaze contro una palestra della capitale Kabul. A essere presa di mira è stata una palestra di addestramento al wrestling a Dasht-e-Barchi, un quartiere prevalentemente sciita della città.

Il 15 agosto 48 persone sono state uccise e altre 67 sono rimaste ferite nell’esplosione di una bomba in un centro educativo privato nella zona ovest di Kabul,in un quartiere a maggioranza sciita.

A inizio agosto, invece, un attentato suicida vicino a una moschea sciita ha ucciso almeno 25 persone durante le preghiere del venerdì nella zona orientale dell’Afghanistan, nella città di Gardez.

Secondo quanto riferito dalle Nazioni Unite, il numero di civili morti nel conflitto che ancora sconvolge l’Afghanistan ha raggiunto un livello record nei primi sei mesi del 2018.

Da gennaio sono stati registrati 1.692 morti nel paese, molti dei quali causati da attacchi militari e suicidi.

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