Politica
Adesione Provincia a Re.a.dy, FDI: “Così la Lega locale sostiene il gender e tradisce gli elettori”
“Apprendiamo con delusione e preoccupazione la notizia dell’adesione della Provincia di Bolzano alla famigerata rete Re.a.dy., un’organizzazione volta all’introduzione negli ambienti educativi come scuole, associazioni sportive e culturali, centri giovanili ecc., di prassi finalizzate a contrastare le discriminazioni contro le persone omosessuali, transessuali e transgender”.
Queste le parole di Diego Salvadori, consigliere di Fratelli d’Italia nella Circoscrizione “Europa Novacella”, alla notizia della recente adesione da parte provinciale alla Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere (leggi “Rete contro le discriminazioni RE.A.DY, la Provincia aderisce“).
La rete è nata nel 2006 a Roma e Torino ed in questi ultimi anni diverse amministrazioni locali e regionali hanno avviato politiche per favorire l’inclusione sociale delle persone omosessuali, transessuali e transgender (lgbt)
In Alto Adige, ne fanno già parte i Comuni di Bolzano, Merano ed Appiano. Per Salvadori tuttavia “pur nutrendo il massimo rispetto per omosessuali, transessuali e transgender come per qualsiasi altra persona, sappiamo che i reali intenti di questa rete comprendono l’introduzione negli ambienti formativi di ogni livello del gender, ovvero una serie di teorie ascientifiche che destrutturano le naturali differenze tra uomo e donna e minano alla radice l’istituto della famiglia.
Il fatto desta preoccupazione soprattutto per le competenze che la Provincia esercita sulla scuola in funzione dell’Autonomia. Abbiamo contattato il dott. Massimo Gandolfini, presidente dell’associazione ‘Family Day’, che ha immediatamente fatto presente la necessità urgente di contrastare la rete Re.a.dy., ad ogni livello istituzionale: Comune, Provincia e Regione“.
“Ci chiediamo che ruolo abbia in tutto questo la Lega, partner di Giunta dell’SVP e titolare dell’Assessorato all’Istruzione e Cultura in lingua italiana, dato che il partito di Salvini è sempre in prima linea durante le campagne elettorali nel contrastare le ideologie di genere nelle scuole e nel tutelare la famiglia ed il diritto educativo dei genitori“, conclude Salvadori.
Anche secondo il coordinatore bolzanino e consigliere comunale di FdI Marco Galateo, l’adesione intrinseca della Lega, in quanto partner di Giunta, sarebbe stridente rispetto alle campagne che a livello nazionale il Carroccio porta avanti.
“LGBT – Svp e Lega aderiscono alla rete RE.A.DY. Cioè alla rete di istituzioni a difesa dei diritti (ma non dei doveri) di omosessuali, transessuali e transgender. Traditi i valori che credevamo condivisi sulla difesa della famiglia.
Gli elettori (ma anche noi che dovremmo essere alleati) pretendono spiegazioni: non si può fare i paladini dei valori cristiani con tanto di rosario in mano a Roma e poi portare nelle scuole e nei centri giovanili le teorie ideologiche di genere legate a chi vuole distruggere la famiglia“, scrive Galateo in una nota.
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