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Accesso Ced-Sdi per la Municipale, Repetto (Oltre): “Migliora le indagini e l’efficacia in servizio”

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E’ stata depositata oggi (24 giugno) una mozione a firma dei Consiglieri Comunali del Gruppo Consiliare Oltre-Weiter Zanin, Gabriele Repetto, Luigi Nevola e Mirche Hristov per impegnare l’Amministrazione comunale a sollecitare il Commissariato del Governo e gli altri organi competenti a consentire anche alle forze di polizia locale l’accesso ai dati contenuti nel Centro Elaborazione Dati (CED-SDI). Si tratta di una banca dati contenente informazioni inserite da Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Penitenziaria, contenente, fra le varie, precedenti penali, violazioni amministrative, reati finanziari, disposizioni di allontanamento, mandati di cattura e segnalazione di persone agli arresti domiciliari.

L’art. 8 della Legge 121/1981 ha istituito il Centro Elaborazione Dati (CED-SDI) ai fini del coordinamento, raccolta, classificazione, analisi e valutazione delle informazioni in materia di tutela dell’ordine, sicurezza pubblica e di prevenzione e repressione della criminalità. L’accesso alla banca dati CED-SDI, già previsto nella Legge n. 125 del 2008, è di fatto impedito alle forze di Polizia Municipale per l’assenza dei necessari decreti attuativi, si legge nella mozione.

Il 6 maggio 2019 il Garante per la protezione dei dati personali ha dato parere favorevole ai due schemi di decreto presidenziale che disciplinano le modalità di accesso al CED-SDI degli agenti della Polizia Municipale, facoltà già prevista nel 2008 dalla L. n. 125/2008 ma ancor oggi priva dei sopra menzionati decreti attuativi. Va ricordato anche che anche le polizie locali concorrono all’aggiornamento ed all’implementazione dei dati del CED-SDI quando svolgono attività di pubblica sicurezza.






Evidenziato che non si ravvisano particolari criticità nella attuale gestione operativa – sottolineano i consiglieri firmatari – al fine di velocizzare l’accesso alle informazioni per rendere più efficace, efficiente e sicura l’attività degli operatori su strada, è opportuno che il Sindaco e la Giunta si facciano promotori presso il Commissariato del Governo e tutti gli altri organi competenti, anche d’intesa con l’ANCI e gli altri Sindaci, di iniziative volte a favorire la rapida approvazione, emanazione ed attuazione dei provvedimenti che consentano di estendere anche alle forze di polizia locale l’accesso e la consultazione dei dati contenuti nel CED-SDI.

Il problema, infatti, si presenta oggi quando vengono effettuati i controlli su strada, perché l’agente non ha modo di sapere sul momento con chi ha realmente a che  fare; potrebbe trattarsi di un soggetto con precedenti penali o addirittura di un latitante. Questo costituisce un limite importante all’efficacia dell’attività svolta dalla Polizia Municipale, nonché una potenziale fonte di rischio per gli operatori su strada”.

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