A22, ora è una battaglia da 300 milioni. Pronto il ricorso al Tar contro Roma

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Autobrennero ricorre al TAR contro la delibera del Cipe dello scorso novembre che chiede alla società la restituzione di tutti gli utili accumulati da beneficiari e azionisti negli ultimi quattro anni, ovvero dal 2014 a oggi.

Una partita che adesso, dai 120 preventivati, potrebbe arrivare addirittura fino a 300 milioni di euro e che trasferisce lo scontro con il ministro Toninelli dal piano meramente verbale a quello giudiziario.

Il ricorso contro la delibera con la quale il Comitato interministeriale per la Programmazione economica ha chiesto la restituzione del pacchetto benefici potrebbe essere presentato già in questi giorni, al più tardi lunedì 28 gennaio.

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Un’azione legale “volta a tutelare il patrimonio della società e quello dei suoi soci“, fanno sapere dai vertici dell’azienda che si appresta a passare la gestione di A22 a Brennercorridor.

Al centro della contesa vi è il ruolo di futuro beneficiario che lo Stato oggi, dopo anni di ben altre concessioni governative, reclama per sé.

Accanto ad A22 chiedono di impugnare la delibera anche la Regione Trentino Alto Adige e le due province autonome di Trento e Bolzano assieme agli altri azionisti di maggioranza dell’autostrada.

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