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Mattarella premia tre studentesse trentine: “Eroine silenziose” che hanno salvato una vita

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Come ogni mattina Sara Pedrotti, Emma Franceschini e Azzurra Navarini, tre ragazze trentine di 15 anni, stavano andando a scuola, ignare che quella strada verso le lezioni si è trasformata in un percorso di coraggio e di altruismo.

È successo tutto in pochi istanti, in sintesi un uomo, colto da arresto cardiaco, si è accasciato a terra privo di sensi. Nessuno intorno. Nessun adulto a indicare cosa fare. Ma le tre giovani non hanno esitato.

Nel momento in cui Sara si è messa subito in contatto con il 118, fornendo informazioni precise e mantenendo la calma, Emma e Azzurra hanno iniziato a praticare il massaggio cardiaco, applicando quanto appreso durante un corso di primo soccorso organizzato dalla scuola. Una preparazione che, in quel momento, ha fatto la differenza.

Un gesto di prontezza, lucidità e solidarietà che ha salvato una vita e che nelle scorse ore ha ricevuto un importante riconoscimento a livello nazionale.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, proprio per la storia appena raccontata, ha conferito alle tre ragazze una delle quattro targhe collettive previste tra gli Attestati d’onore di “Alfiere della Repubblica” 2024.

Il Quirinale ha voluto sottolineare come l’intervento delle tre studentesse sia stato “efficace e tempestivo” e determinante per la sopravvivenza dell’uomo soccorso.

Accanto a loro, altri 29 giovani provenienti da tutta Italia sono stati premiati per atti d’altruismo, impegno civico, solidarietà e meriti in ambito culturale, artistico e sportivo.

Ma la storia di Sara, Emma e Azzurra colpisce per la sua semplicità e potenza: tre ragazze qualsiasi, un giorno qualsiasi, che hanno dimostrato come il senso civico, la preparazione e un po’ di sangue freddo possano trasformare chiunque in un eroe. Anche a 15 anni.



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