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Stemma araldico rubato in Puglia ritrovato a Trento

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Un’antica testimonianza storica è tornata a Bisceglie dopo oltre cinquant’anni. Si tratta di uno stemma araldico in marmo bianco del XVIII secolo, sottratto decenni fa e ritrovato grazie alle indagini dei carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale di Bari.

Il reperto è stato individuato su una piattaforma di vendita online, dove veniva descritto come un’insegna nobiliare toscana del Settecento. Secondo le ricostruzioni, lo stemma, originario di Bisceglie, era stato portato in Toscana da un farmacista che ne aveva alterato la provenienza.

Dopo essere stato esposto per anni in una residenza privata fiorentina, era finito nelle mani di un antiquario della provincia di Trento, che lo aveva acquistato legittimamente.






L’indagine è stata possibile grazie all’incrocio di dati tra la banca dati dell’Arma sui beni sottratti e la segnalazione di un esperto locale, che aveva riconosciuto lo stemma in un annuncio di vendita.

Accertata l’origine del manufatto, la Procura di Trani ne ha disposto la confisca e l’assegnazione alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio delle province di BAT e Foggia. Il reperto è stato infine restituito alla città di Bisceglie e destinato al museo diocesano.



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