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Alto Adige

Sanità in Alto Adige: il bilinguismo ostacola il diritto alla salute?

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La carenza di medici in Alto Adige è un problema sempre più grave, che mette a rischio l’efficacia del sistema sanitario locale. L’obbligo del patentino di bilinguismo si conferma come un ostacolo significativo nell’assunzione di nuovi professionisti, restringendo ulteriormente il numero di candidati idonei.

In una situazione in cui la domanda di assistenza sanitaria supera di gran lunga l’offerta, sarebbe necessario adottare soluzioni pragmatiche. L’utilizzo di traduttori professionisti o mediatori culturali potrebbe rappresentare una valida alternativa per garantire la comunicazione tra medico e paziente, una pratica già diffusa in altre realtà sanitarie per facilitare l’interazione con pazienti stranieri.

Un’esperienza personale sottolinea l’essenza del problema: “Negli ultimi anni ho avuto un tragico bisogno di medici, sia in Italia che all’estero, e credetemi: non ho mai pensato a che lingua parlassero, ma solo che facessero al meglio il loro lavoro. Quando si ha bisogno di cure, quando si lotta tra la vita e la morte, ciò che conta è la competenza, non il linguaggio.”

Oggi, inoltre, la tecnologia offre strumenti di traduzione simultanea sempre più precisi e affidabili, disponibili su dispositivi personali come smartphone. Questi strumenti potrebbero abbattere le barriere linguistiche senza compromettere la qualità dell’assistenza.

Ma il punto cruciale resta un altro: la politica non dovrebbe mai interferire con la sanità pubblica. Quando si tratta di salvare vite, la priorità deve essere la competenza del medico, non la sua conoscenza di una seconda lingua imposta da logiche burocratiche o ideologiche.

Un sistema sanitario efficiente deve basarsi su principi di umanità, accessibilità e pragmatismo, senza vincoli inutili che ne limitino l’efficacia. Rivedere l’obbligo del patentino di bilinguismo per i medici in Alto Adige potrebbe rappresentare un passo fondamentale per garantire cure migliori e un servizio più efficiente per tutti i cittadini.

 

per Associazione ONIRO  Maurizio Puglisi Ghizzi

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