Südtirol-Mantova, pari spettacolo al Druso: un 2-2 che lascia l’amaro in bocca

Il Südtirol di Fabrizio Castori e il Mantova di Davide Possanzini si spartiscono la posta in un vibrante 2-2 nella 17ª giornata di Serie BKT 2024/25, disputata allo stadio Druso di Bolzano. Nonostante il suggestivo manto innevato che ha fatto da cornice alla sfida, i biancorossi di casa escono dal campo con più rimpianti che soddisfazioni, dopo aver condotto due volte il match e aver mancato il colpo del KO.

La gara si accende immediatamente, con il Südtirol in vantaggio al 4’. Un’azione ben orchestrata sulla destra da Molina porta al cross per Odogwu, che con un tocco smarca Merkaj: il numero 9, al secondo tentativo, trova il gol dell’1-0 da pochi passi. Il Mantova, però, non si lascia abbattere e cresce minuto dopo minuto. Al 41’, gli ospiti trovano il pari con l’ex Galuppini, bravo a insaccare dopo un colpo di testa ad incrociare di Mensah, servito da un preciso traversone di Maggioni dalla destra. Il primo tempo si chiude sull’1-1, dopo un botta e risposta che lascia presagire un secondo tempo altrettanto emozionante.

Nella ripresa, Castori cambia le carte in tavola e inserisce Rover al 16’. La mossa si rivela subito vincente: appena un minuto dopo, l’attaccante biancorosso approfitta di una sponda di testa di Odogwu, supera Cella con un tunnel in area e, con un tocco preciso, firma il 2-1. Il Südtirol sembra avere il controllo della partita e sfiora il tris in più occasioni, ma il Mantova non si arrende.

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Il momento decisivo arriva al 44’, quando una leggerezza di Davi, il cui rinvio viene intercettato da Fedel, regala agli ospiti un calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Aramu: Poluzzi para il tiro, ma l’attaccante virgiliano è rapido nel ribadire in rete, fissando il risultato sul 2-2.

La partita si chiude con un pareggio che premia la tenacia del Mantova, ma lascia al Südtirol il rimpianto di non aver sfruttato le tante occasioni create. Per i biancorossi, un punto che sa di occasione mancata, mentre i virgiliani possono dirsi soddisfatti per aver strappato un risultato prezioso su un campo difficile.