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Bolzano Provincia

Latitante con condanna a 2 anni tenta di rientrare in Italia: arrestato al Brennero

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Bloccato al confine del Brennero un cittadino romeno di 60 anni, pluripregiudicato e destinatario di un provvedimento di condanna a due anni di reclusione. L’uomo, identificato come G.I., è stato fermato dagli agenti della Polizia di Stato durante un controllo di routine a bordo di un treno internazionale proveniente da Monaco di Baviera e diretto a Verona. L’operazione rientra nelle attività di contrasto all’immigrazione clandestina e al traffico di stupefacenti, condotte quotidianamente al valico italo-austriaco.

Il comportamento nervoso e insofferente del passeggero ha insospettito gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza del Brennero, che hanno deciso di farlo scendere dal convoglio per ulteriori verifiche negli uffici di polizia. La consultazione della banca dati del Ministero dell’Interno ha rivelato un lungo elenco di precedenti penali e di polizia a carico del 60enne, tra cui reati di falso, furto aggravato e rapina. Inoltre, l’uomo risultava destinatario di un’ordinanza di internamento per due anni in una “Casa di Lavoro”, emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Milano.

Al termine delle procedure di Polizia Giudiziaria, G.I. è stato arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale di Bolzano, in attesa della successiva assegnazione alla struttura di internamento prevista per l’esecuzione della pena.

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Sull’operazione è intervenuto il Questore della Provincia Autonoma di Bolzano, Paolo Sartori, che ha ribadito l’importanza di azioni mirate per rintracciare e arrestare i latitanti: “La ricerca, l’individuazione e l’arresto dei latitanti rappresenta una delle priorità nelle azioni operative della Polizia di Stato. Questi interventi sono finalizzati a rendere esecutive le sentenze di condanna emesse dall’Autorità Giudiziaria, garantendo che i responsabili di reati siano chiamati a rispondere delle proprie azioni. Al contempo, attraverso l’internamento e un percorso rieducativo, si punta a favorire il loro reinserimento nella collettività una volta scontata la pena”.

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