Bolzano
Iveco Defence Vehicles: nuovi contratti per l’Esercito Italiano, soddisfazione dalla UIL
Iveco Defence Vehicles (Idv), parte del gruppo Iveco con sede a Bolzano, si prepara a partecipare alla produzione di veicoli cingolati da combattimento per l’Esercito Italiano, grazie a una joint venture tra Leonardo e la tedesca Rheinmetall. Secondo quanto comunicato ieri a mercati chiusi da Iveco Group e Leonardo, Idv avrà una quota compresa tra il 12 e il 15% nella joint venture. La notizia ha avuto un impatto positivo sul mercato, con le azioni di Iveco Group e Leonardo che hanno registrato un rialzo, nonostante un contesto borsistico generalmente in ribasso.
Mauro Baldessari, segretario della UIL SGK, ha accolto favorevolmente l’annuncio, definendolo una “boccata d’ossigeno per la filiera e per lo sviluppo del settore industriale di Bolzano”. Baldessari ha evidenziato l’importanza dell’accordo per consolidare il ruolo strategico di Idv e rafforzare l’intera filiera della difesa locale, che impiega numerosi lavoratori nel territorio. “Le fabbriche vanno preservate per il tessuto economico”, ha aggiunto il segretario, sottolineando la soddisfazione del sindacato per l’intesa.
Gli analisti di Intermonte hanno descritto positivamente l’accordo, notando come la quota assegnata a Idv sia superiore rispetto alle previsioni iniziali, aumentando il valore complessivo del progetto. Con un portafoglio ordini (backlog) stimato attorno ai 4,5 miliardi di euro, questa nuova commessa rappresenta un’opportunità di crescita significativa per l’azienda bolzanina.
La joint venture tra Leonardo e Rheinmetall è mirata al rinnovamento della flotta militare italiana, con uno sguardo rivolto anche ai mercati internazionali. Il valore potenziale dei contratti potrebbe raggiungere i 50 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. L’accordo prevede che il 60% del lavoro venga svolto in Italia, assicurando così importanti ricadute economiche per l’Alto Adige e le sue industrie.
Idv contribuirà con le sue competenze avanzate nei sistemi di propulsione, trasmissione e tecnologie di protezione per veicoli militari, assicurandosi una quota significativa delle forniture principali per la joint venture. La società ha inoltre dichiarato che continuerà a investire nello sviluppo di veicoli per la difesa e la protezione civile, con un portafoglio ordini che già nel 2023 ha superato i 4 miliardi di euro.
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