Tragedia sulle Tre Cime di Lavaredo: alpinista precipita e perde la vita

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Un tragico incidente ha scosso il mondo dell’alpinismo ieri, 30 ottobre, intorno a mezzogiorno. Un alpinista di 52 anni, G.P. di Padenghe sul Garda (Brescia), ha perso la vita precipitando dalla Cima Ovest delle Tre Cime di Lavaredo, sul versante altoatesino, a quasi 3.000 metri di quota.

L’uomo stava affrontando la salita lungo la “via normale” insieme a un gruppo di quattro compagni. Dopo aver raggiunto la vetta, gli alpinisti si erano fermati per una breve pausa, togliendo gli zaini per riposarsi. In quel momento, per ragioni ancora da chiarire, G.P. è scivolato improvvisamente, precipitando per circa 700 metri lungo il ripido pendio e finendo sui ghiaioni alla base della parete nord.

Immediato l’allarme lanciato dai compagni, che ha attivato l’intervento del Suem di Pieve di Cadore (Belluno). Un elicottero è stato inviato sul posto, sbarcando con il verricello un tecnico di elisoccorso e un infermiere. Dopo aver constatato il decesso dell’alpinista, le autorità hanno atteso l’autorizzazione della magistratura per la rimozione della salma. Una volta ottenuto il nulla osta, il corpo è stato imbarellato e trasportato al vicino Rifugio Auronzo, dove è stato affidato ai soccorritori della Guardia di Finanza e al carro funebre.

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Nel frattempo, l’elicottero è tornato in cima alla Cima Ovest per recuperare i compagni del defunto, che sono stati trasportati anch’essi al rifugio, visibilmente scossi dall’accaduto.

La dinamica dell’incidente rimane sotto indagine, ma le difficili condizioni del terreno e l’imprevedibilità della montagna potrebbero aver giocato un ruolo determinante in questa ennesima tragedia in alta quota.

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