Italia & Estero
Terrorismo, arrestato un egiziano: «Preparava un attentato alla chiesa di Sant’Alessandro in Colonna»
Un giovane di 22 anni di origine egiziana, residente ad Alzano Lombardo, è stato arrestato dalla Polizia di Stato con l’accusa di pianificare un attentato contro i fedeli della chiesa di Sant’Alessandro in Colonna, situata nel centro di Bergamo.
Il giovane, arrivato in Italia solo da pochi mesi e con il permesso di soggiorno in scadenza, lavorava presso una pizzeria in via Garibaldi. L’operazione, frutto di una complessa indagine coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Brescia, ha portato all’emissione di una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane, accusato di di apologia di delitti aggravata dalla finalità di terrorismo commesso attraverso una molteplicità di condotte, volte a propagandare ed esaltare le attività dell’Islamic State.
Le indagini, condotte dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione/UCIGOS e dalle sezioni DIGOS di Brescia e Bergamo, hanno preso il via nel settembre scorso grazie a segnalazioni dall’AISE. Gli investigatori hanno approfondito il caso del giovane, che si era distinto per il suo attivismo sui social network, in particolare per la condivisione di contenuti inerenti alla jihad e all’Islamic State, e per la promozione del martirio e della violenza.
I materiali condivisi, tra cui immagini e video di propaganda dell’ISIS, mostravano un crescente processo di radicalizzazione che mescolava la matrice religiosa con un profondo antisemitismo. Il giovane, in alcune occasioni, si era anche mostrato sui social imbracciando armi da fuoco.
Le indagini hanno rivelato che l’indagato non solo glorificava il jihad e il martirio, ma aveva anche manifestato l’intenzione di passare all’azione con atti violenti contro i cosiddetti “Kuffar”, cioè gli infedeli, in particolare i cristiani.
È stato accertato che il suo piano prevedeva di colpire i fedeli che frequentavano la chiesa di Sant’Alessandro in Colonna.
L’indagine ha portato anche alla ricostruzione del suo circuito relazionale: due suoi connazionali sono stati sottoposti a perquisizioni, con il sequestro dei dispositivi informatici utilizzati.
Questi elementi hanno svelato che il giovane non agiva da solo, come un “lupo solitario”, ma era inserito in una rete di soggetti con cui condivideva intenti e strategie. Le indagini continuano, con particolare attenzione all’eventuale affiliazione del giovane all’organizzazione terroristica “Islamic State Khor”.
-
Italia & Estero2 settimane fa
Modificati i risultati dei test: in Cina arrestato il presidente di Astrazeneca
-
Ambiente Natura2 settimane fa
La sfida della biodiversità forestale di fronte ai cambiamenti climatici
-
Sport2 settimane fa
Obbligo dell’airbag nelle gare di sci: un passo verso una maggiore sicurezza
-
Società2 settimane fa
Il CTCU lancia “Espertoconsumatori.info”: il portale per risolvere problemi quotidiani dei consumatori
-
Bolzano2 settimane fa
Arrestato ladro seriale di biciclette: espulso pregiudicato marocchino
-
Italia & Estero2 settimane fa
Xi a Trump: “Cina e Usa vadano d’accordo nella nuova era”
-
Italia & Estero2 settimane fa
15 enne si uccide nell’Ennese, scatta l’ipotesi revenge porn
-
Abitare1 settimana fa
Consigli su come creare più spazio in casa
-
Italia ed estero2 settimane fa
Hollywood in lacrime: il clamoroso flop delle star pro-Kamala
-
Bolzano2 settimane fa
Spaccio di droga in città: tunisino fermato e droga sequestrata, decreto di espulsione
-
Oltradige e Bassa Atesina2 settimane fa
Furto al supermercato di Bronzolo: arrestati tre sospetti grazie all’intervento dei Carabinieri
-
Sport2 settimane fa
Sassuolo passa di misura contro il Südtirol: Laurientè decisivo, biancorossi sfortunati