Laives
Laives: Sequestrati droga e armi, due persone denunciate

I Carabinieri della Stazione di Laives, in collaborazione con il Nucleo Operativo e Radiomobile di Egna e il Nucleo Carabinieri Cinofili di Laives, hanno effettuato un’operazione di contrasto alla criminalità nella zona centrale di Laives. L’intervento ha portato al sequestro di una notevole quantità di droga e materiale illegale, nonché alla denuncia di una coppia italiana residente nella zona.
Durante l’operazione, i militari della Compagnia di Egna hanno rinvenuto circa 10 grammi di cocaina, 3.400 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio, un bilancino di precisione, una pistola a salve (replica esatta dell’originale 92 FS calibro 9 mm di una nota fabbrica d’armi italiana) priva del tappo rosso con relativo munizionamento, e un kit completo di grimaldelli da scasso. Il kit comprendeva anche un monocolo professionale, ricetrasmittenti e una serie di serrature, lucchetti e spadini utilizzati per esercitarsi nello scasso delle serrature.
La droga era nascosta all’interno di un peluche, mentre la pistola era celata in un doppio fondo di un armadio, individuata dall’unità cinofila specializzata nella ricerca di armi e sostanze esplosive. L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Bolzano e ha portato alla denuncia della coppia per detenzione ai fini di spaccio e possesso ingiustificato di chiavi alterate e grimaldelli.
Il Comandante della Compagnia di Egna, Capitano Federico Seracini, ha commentato l’operazione sottolineando l’impegno crescente delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità nella Bassa Atesina e nell’Oltradige. “Stiamo continuando con sempre crescente incisività nell’azione di contrasto alla consumazione di reati nel territorio della Bassa Atesina e dell’Oltradige. Ovviamente è massima l’attenzione sulla città di Laives dove, sotto il coordinamento del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Bolzano – Colonnello Raffaele Rivola, abbiamo notevolmente implementato il numero di risorse impiegate, sia sotto il punto di vista numerico che qualitativo”, ha dichiarato Seracini.
Ai sensi delle vigenti normative, agli indagati è riconosciuta la presunzione d’innocenza fino a quando non ne sarà stata legalmente provata la colpevolezza con una sentenza irrevocabile (Direttiva 2016/343/UE).

Capitano Federico Seracini,
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