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Italia & Estero

Codici: «dall’Ue più difese per i consumatori contro le truffe bancarie»

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Le truffe bancarie sono in costante evoluzione, colpendo un numero crescente di persone con tecniche sempre più sofisticate.

Questo problema ha attirato l’attenzione del Parlamento Europeo e l’associazione Codici continua a mettere in guardia i consumatori.

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Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici, sottolinea i rischi legati alla gestione online dei conti bancari, evidenziando come i truffatori spesso si spaccino per operatori bancari utilizzando numeri di telefono apparentemente affidabili.

“Controllare il proprio conto online è sicuramente comodo, ma purtroppo questa opportunità è accompagnata da insidie sempre più numerose e pericolose.

Riceviamo quotidianamente segnalazioni da parte di consumatori truffati anche per decine di migliaia di euro dopo una telefonata da parte di un presunto operatore che li ha avvisati di un’anomalia sul conto o di un accesso non autorizzato.

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Chiamate che arrivano da numeri riconducibili al proprio istituto, motivo per cui il cliente si fida e fornisce i dati per sventare la frode. In realtà poi si scopre che la persona al telefono non era un operatore bancario ma un truffatore e così dal conto spariscono i propri risparmi. Stiamo seguendo diversi casi, spesso riusciamo ad ottenere il pieno risarcimento da parte della banca, ricorrendo anche all’Abf, ma è chiaro che serve un atteggiamento diverso da parte degli istituti.

Ci sono delle lacune nei sistemi di sicurezza evidenti e questo lo dimostra il fatto che spesso le vittime vengono chiamate per nome dai truffatori, che ne conoscono anche la situazione bancaria ed i movimenti effettuati.

In un quadro del genere non è possibile scaricare la responsabilità della frode sul consumatore, ignorando il suo stato d’animo quando riceve la chiamata in cui viene avvisato di un problema urgente da risolvere.

Le ultime azioni che si sono registrate a livello europeo sono importanti e lasciano ben sperare per l’avvio di un nuovo corso con una maggiore responsabilizzazione delle banche. Gli istituti devono tutelare meglio i propri clienti per proteggerli dalle truffe e per risarcirli in caso di frode, invece di opporre un secco rifiuto alla richiesta di restituzione dei soldi sottratti, come avviene frequentemente”. conclude la nota.

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