Lividi a passo di tango: il caso Fernandez-Yanez

Non è passata inosservata – ma neanche troppo discussa – la notizia che, secondo la moglie – ex, ormai – Fabiola Yanez, l’ex presidente dell’ Argentina Alberto Fernandez, sarebbe un violento in ambito domestico, avendola picchiata per ore ed avendola ridotta come da foto fondo all’articolo.

Chi l’ha data la notizia, pochi, l’ hanno relegata in un trafiletto nelle pagine interne. Qualcuno, timidamente, ha riportato il parere del diretto interessato, che ha definito le risultanze fotografiche quale conseguenza indesiderata di un intervento estetico antirughe.

Di sicuro è imbarazzante che l’ex presidente peron-progressista, leader del Partito Giustizialista, che ha retto l’ Argentina tra il 2019 ed il 2023 e, prima per un decennio, Presidente del Gabinetto dei Ministri argentino, entri nell’ occhio del ciclone per una vicenda sicuramente poco edificante per tutti, ma in modo particolare per un progressista.

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Fosse capitato all’ attuale presidente Javier Milei, conservatore ruspante, quello che nei comizi elettorali imbracciava una motosega, avremmo probabilmente assistito al fiorire in prima pagina di titoli a nove colonne. Ma l’informazione va così.

Ovviamente non sappiamo come andrà a finire la vicenda in ambito giudiziario, ma la notizia in se’ andava comunque data. E commentata.

Nel mentre, l’ex presidente argentino Alberto Fernández è stato sottoposto a un divieto di lasciare il Paese.

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La decisione è stata presa dal giudice federale Julian Ercolini, in seguito a una denuncia per violenza fisica e molestie presentata dall’ex first lady Fabiola Yañez. Fernández ha negato le accuse, dichiarando che sono false e che intende dimostrarlo in tribunale.

Il giudice ha anche imposto restrizioni per impedire a Fernández di comunicare con Yañez tramite telefoni e computer. Secondo la stampa argentina, ci sarebbero prove come fotografie, audio e testi che supportano le accuse di aggressioni fisiche da parte di Fernández.

a cura di Stefano Sforzellini