Morì in barella al pronto soccorso, la Asl risarcirà oltre 350 mila euro alla famiglia

La Asl Toscana Centro è stata condannata a risarcire una famiglia con oltre 350mila euro: il caso in questione risale all’ottobre 2021, quando una donna di 75 anni è deceduta dopo essere rimasta tutta la notte su una barella nel pronto soccorso di Pescia, a Pistoia, senza ricevere l’assistenza e le cure adeguate.

Il tribunale civile di Firenze ha recentemente stabilito che la morte è stata causata dalla negligenza del personale sanitario, ritenendo che l’aggravamento della malattia durante la notte fosse evitabile con un trattamento tempestivo e adeguato.

La donna, si apprende, era stata portata al pronto soccorso in ambulanza con forti dolori addominali e vomito.

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La decisione del tribunale si basa su una perizia medico-legale, secondo cui il quadro clinico della paziente richiedeva immediate consulenze rianimatorie, cardiologiche, internistiche e chirurgiche dopo la tac.

La paziente era poi deceduta verso le 10 del mattino dopo essere rimasta in una stanza delle visite tutta la notte. A causa delle restrizioni dovute all’emergenza Covid, i familiari non potevano restare in ospedale con lei.

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