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Bolzano: Carabinieri ritrovano bambino con disturbo dello spettro autistico

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Un episodio di grande umanità e prontezza operativa ha visto protagonisti i Carabinieri di Bolzano, che hanno ritrovato un bambino affetto da un grave disturbo dello spettro autistico in pochi minuti. L’intervento si è svolto nei pressi dell’ingresso dei prati del torrente Talvera, vicino al ponte ciclopedonale in legno.

Secondo la ricostruzione dei fatti, il bambino era riuscito a uscire di casa approfittando di un momento di distrazione del padre. Si era diretto verso il suo luogo preferito, le passeggiate del torrente Talvera. Durante il tragitto, un cittadino, insospettito dalla presenza del bambino da solo, ha contattato il 112, riferendo di seguire “un bambino non accompagnato” per le vie di Bolzano.

Una pattuglia della Sezione Radiomobile, in contatto costante con la Centrale Operativa, è intervenuta rapidamente sul posto. I Carabinieri, comprendendo subito la delicatezza della situazione, hanno adottato un approccio empatico per guadagnarsi la fiducia del bambino, che appariva disorientato e impaurito. Dopo pochi minuti, il piccolo ha iniziato a giocare con i militari, accettandoli come amici.

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Nel frattempo, è passato casualmente un amico di famiglia che, riconoscendo il bambino e comprendendo la situazione, ha collaborato con i Carabinieri per identificarlo e rintracciare i genitori. Successivamente, il bambino è stato portato in caserma e, dopo alcuni minuti, è stato affidato alle cure dei genitori, che lo hanno riportato a casa sano e salvo.

Il Comandante della Compagnia, Ten. Col. Stefano Esposito Vangone, ha commentato l’episodio: “Il tempestivo intervento dei militari, che sono riusciti a entrare in empatica sintonia con il bambino affetto da un grave disturbo dello spettro autistico, ha scongiurato il verificarsi di conseguenze ben più gravi. Comprendiamo bene lo sconforto e il panico che assale un genitore in tali circostanze; consigliamo sempre di chiamare tempestivamente il 112 e di rivolgersi al Comando Stazione Carabinieri più vicino.”

Esposito Vangone ha inoltre suggerito l’utilizzo di dispositivi di tracciatura, come airtag o Smarttag, per bambini e anziani con difficoltà cognitive: “Questi strumenti si sono rivelati utilissimi per rintracciare persone e beni. Consiglio di occultare i dispositivi negli indumenti o nelle scarpe, che spesso sono l’unica cosa di cui queste persone non si disfano. Rivolgetevi a noi, saremo sempre pronti a intervenire in ausilio del cittadino.”

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Un episodio che ha messo in luce l’efficacia e la sensibilità dei Carabinieri di Bolzano, garantendo la sicurezza di un bambino e il sollievo dei suoi genitori.

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