Trentino
Furto al Caffè Nettuno di Trento: il ladro lascia biglietti di scuse, il titolare gli offre un lavoro
Una storia che ha scosso la tranquillità del Caffè Nettuno, situato in via Cavour a Trento. Nella notte di giovedì scorso, un ladro ha rubato circa 1.300 euro dalla cassa del bar, ma ciò che ha stupito il proprietario, Amedeo Gaudio, sono stati tre bigliettini di scuse lasciati dal colpevole.
La storia è stata raccontata oggi sulle pagine del Corriere della Sera.
Secondo le ricostruzioni, il ladro ha forzato una finestra usando il seggiolino di una bicicletta, è entrato nel locale aiutandosi con un tavolo e un bidone dell’organico, e ha prelevato i contanti dalla cassa. Prima di fuggire, ha lasciato tre post-it gialli con messaggi di scuse: «Scusami», «Mi servivano i soldi, per favore perdonami» e «Sono un tossicodipendente».
Amedeo Gaudio, 68 anni, non è nuovo ai furti, avendo già subito simili episodi negli anni ’90 quando gestiva il Bar Novo in via Paolo Orsi. Tuttavia, questa volta, i bigliettini hanno toccato il cuore del proprietario: «Se ha dedicato del tempo a scriverli, rischiando l’arrivo delle forze dell’ordine, è perché ne aveva davvero bisogno», ha dichiarato Gaudio.
Nonostante il danno subito, Gaudio ha espresso comprensione e persino un’offerta di aiuto per il ladro: «Mi sento di perdonarlo. Una volta preso e scontata l’eventuale pena, se venisse a chiedermi scusa, penserei di aiutarlo offrendogli un lavoro». Questo gesto di compassione ha suscitato ammirazione nella comunità locale.
Gli agenti di polizia, intervenuti sul posto, hanno acquisito i filmati delle telecamere di sorveglianza del vicino Caffè Tridente, che hanno ripreso il ladro in azione. Purtroppo, le telecamere interne del Caffè Nettuno non erano attive quella notte, come ha spiegato Gaudio: «Non avevo messo il codice a sistema per attivarle, non essendo molto avvezzo alla tecnologia».
Il furto è stato scoperto alle 6 del mattino dal pasticcere, che ha notato la porta bloccata e la finestra staccata. Gaudio, avvisato subito, ha chiamato la polizia. In futuro, seguirà il consiglio della figlia Silvia di non lasciare troppi soldi in cassa.
Gaudio, originario di Salerno, si è trasferito a Trento nel 1986 per amore della moglie tedesca Anneliese Nett. In questi 38 anni, ha gestito vari bar nel capoluogo trentino. Il Caffè Nettuno, inaugurato il 23 marzo scorso, è l’ultimo di una serie di locali che ha gestito, segnando una nuova tappa della sua vita dopo la recente scomparsa della moglie.
Questa storia di comprensione e generosità dimostra che, anche di fronte alle avversità, l’umanità può prevalere, trasformando un atto criminale in un’opportunità di redenzione.
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