Bolzano
Fermato in città: nascondeva droga e un coltello a serramanico
Mercoledì sera all’incirca alle 20, durante il consueto servizio di pattugliamento delle strade cittadine, un equipaggio della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato, nei pressi di Viale Trento ha notato un soggetto aggirarsi in atteggiamento sospetto. Alla vista dell’auto della Polizia ha cercato di accelerare il passo nel tentativo di eludere il controllo.
Fermato dopo pochi metri, il soggetto, un cittadino nigeriano di anni 45 con a proprio carico numerosi e vari precedenti penali per rissa, estorsione, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, danneggiamento e spaccio di stupefacenti, da subito ha mostrato segni d’insofferenza e nervosismo, rispondendo vagamente alle domande dei Poliziotti, che più volte gli hanno chiesto cosa nascondesse nella borsa che aveva con sé.
Non ricevendo risposta, dopo averla fatta aprire gli Agenti hanno rinvenuto un coltello a serramanico della lunghezza di 19 cm e, nascosti in una tasca laterale, 4 flaconi di Metadone, con le etichette parzialmente annerite per cancellare il nominativo dell’utilizzatore. Oltre a banconote di vario taglio, per un totale di 340 Euro, presumibile provento dello spaccio dello stupefacente.
Condotto negli Uffici della Questura, dopo gli atti di Polizia Giudiziaria l’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e per possesso ingiustificato d’arma da taglio, mentre tutto il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.
Inoltre, in considerazione della gravità dei fatti riscontrati, il Questore della Provincia di Bolzano, Paolo Sartori, ha emesso nei confronti dell’uomo, un Decreto di Espulsione dal Territorio Nazionale.
«Un altro pregiudicato conosciuto quale spacciatore di droga, in passato resosi responsabile di una violenta rissa in un Locale del Centro cittadino, è stato individuato in Città dalla Polizia di Stato ed assicurato alla giustizia – ha sottolineato il Questore Sartori –. Questo sforzo comune non può e non deve venir meno, e ciò non solo, come si è detto, per i devastanti effetti che gli stupefacenti producono sui consumatori, in particolare su quelli di giovanissima età, ma anche per il contesto in cui il traffico di droga trova terreno fertile per la sua diffusione, così come per l’indotto criminale che genera in termini di degrado, microcriminalità e conseguenze sull’ordine e la sicurezza pubblica.»
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