Bolzano
Scoperti e arrestati dai Carabinieri di Bolzano i due autori della rapina aggravata e della violenza sessuale di gruppo
Durante la nottata del 21 giugno è arrivata una richiesta d’intervento dal 112NUE in una nota struttura recettizia del Capoluogo, dove un ragazzo ha riferito d’essere stato rapinato e violentato da coetanei ignoti, vicino alla pista ciclabile del fiume Isarco. Sul posto è arrivata una pattuglia della Sezione Radiomobile per svolgere i primi accertamenti finalizzati a ricostruire la dinamica dell’evento e un’ambulanza del 118, per portare il ragazzo al locale pronto soccorso per le cure sanitarie del caso.
Data l’efferatezza dell’aggressione, la Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Bolzano ha avviato da subito le indagini a 360 gradi, per cristallizzare l’evento e identificarne gli autori. I militari hanno messo a sistema le dichiarazioni della vittima, dell’amica della stessa, decine e decine di ore filmati di videosorveglianza delle zone asseritamente interessate (vie e Stazione ferroviaria), nonché le frequentazioni della vittima.
Dopo qualche ora, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire il tragitto dei rei, due ragazzi extracomunitari (un ventiquattrenne e un trentunenne) senza fissa dimora e lo svolgimento dei fatti accaduti. La vittima, dopo essersi allontanata da una nota discoteca della città, ha camminato per il centro storico e all’altezza di Piazza Domenicani è stata avvicinata “casualmente” da uno dei due ragazzi, riuscito a carpirne la sua fiducia e instaurare un “rapporto amichevole”.
Entrambi, come riferito dal violentato, hanno camminato per diverse centinaia di metri fino alle vicinanze del Parco delle Religioni. Qui è sbucato dai cespugli il secondo ragazzo, spruzzando abbondanti dosi di spray al peperoncino alla persona offesa. A quel punto, entrambi gli aggressori hanno trascinato il ragazzo tra le fratte del parco, lo hanno immobilizzato con ferocia a terra, rapinato del cellulare e del denaro e gli hanno esercitato violenza sessuale. Il tutto caratterizzato da un’innata ferocia e continui spruzzi di spray urticante.
Dopo la consumazione, i due extracomunitari si sono allontanati dalla zona verso il centro città. A quel punto il ragazzo ha fatto rientro alla struttura recettizia dove lavorava e alloggiava, facendosi convincere da un’amica a chiamare le Forze dell’Ordine.
Dai filmati analizzati e dalla ricostruzione della scena, si evince che i due aggressori avevano organizzato nei minimi particolare l’azione criminale, tant’è che dai video si nota che il secondo uomo inseguiva a debita distanza l’adescato e il suo complice. Di fondamentale importanza sono stati i “frame” relativamente nitidi che hanno permesso di ricavare i tratti somatici degli autori e il loro abbigliamento. Ricavati sufficienti indizi, i militari hanno vagliato e confrontato centinaia e centinaia di cartellini foto segnaletici per associare un’identità agli ignoti.
Trovate le corrispondenze, i militari li hanno sin da subito ricercati e chiesto all’A.G. una misura restrittiva della libertà personale. Venerdì scorso sono arrivati gli Ordini di Custodia Cautelare in Carcere. Dopo poche ore, i militari inquirenti della Sezione Operativa, dopo accurate ricerche nelle zone del Capoluogo note per essere esposte al degrado, hanno rintracciato, nelle vie del centro storico, uno dei responsabili della rapina aggravata e della violenza sessuale di gruppo. Terminata la procedura di rito, il ragazzo è stato condotto in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Stamani, i Carabinieri della Compagnia di Trento in una struttura tristemente nota per essere punto di ritrovo di soggetti già noti alle Forze dell’Ordine, hanno rintracciato e catturato il secondo autore. Di fondamentale importanza, inoltre, è stata la collaborazione con i colleghi di Trento, i quali hanno concretamente coadiuvato a stringere il cerchio dei sospettati e fornito le probabili identità.
L’intensa e breve indagine dei Carabinieri della Sezione Operativa di Bolzano ha permesso di assicurare alla giustizia due soggetti violenti, i quali, credevano di averla fatta franca.
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