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Scienza e Cultura

Ricerca scientifica e innovazione: pubblicato il nuovo Laimburg Report

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384 attività di ricerca, 29.000 analisi di laboratorio, 23 progetti e consulenze a contratto per aziende private, 335 conferenze in tutta Europa: questi alcuni dei dati relativi ai risultati ottenuti dagli oltre 200 dipendenti del Centro di Sperimentazione Laimburg nel 2023. Con quattro istituti e undici aree di ricerca, il Centro di Sperimentazione Laimburg è l’ente di ricerca per l’agricoltura e la trasformazione alimentare in Alto Adige.

Ogni due anni viene pubblicato il Laimburg Report, che presenta una panoramica sulle attività di ricerca e sperimentazione e presenta nuove scoperte scientifiche. Inoltre, fornisce informazioni di base sulla missione e sui compiti, sulla storia e sulla struttura organizzativa del Centro Laimburg.

Lo scorso mercoledì è stato presentato al pubblico nel corso di una conferenza stampa nella sede principale del Centro a Vadena il nuovo Laimburg Report 2022-2023. Un momento particolare è stata la dimostrazione di vari progetti, tra cui il sensore fogliare di nuova concezione “FylloClip”, la ricerca sui parassiti di frutti- e viticoltura, nonché alimenti fermentati innovativi come il tempeh e diverse varietà di menta piperita.

«Oggi è più che mai importante porre l’accento sulle pratiche agricole sostenibili e sulla qualità e valorizzazione dei nostri prodotti agroalimentari. Il nuovo Laimburg Report ne è un buon esempio: negli ultimi due anni, la ricerca del Centro di Sperimentazione Laimburg ha compiuto progressi significativi con il chiaro obiettivo di aumentare la qualità e la sostenibilità dei prodotti dell’Alto Adige. Il nostro obiettivo per i prossimi anni è quello di continuare a investire in ricerca e sviluppo e di attrezzare così l’agricoltura altoatesina per le sfide future» ha sottolineato l’Assessore provinciale all’Agricoltura Luis Walcher nel suo discorso di benvenuto.

«La sfida globale di produrre di più con meno risorse deve mirare a intensificare l’agricoltura in maniera sostenibile. Con le proprie attività di ricerca applicata, il Centro Laimburg promuove trattamenti di precisione e il controllo biologico dei parassiti, nonché lo sviluppo di varietà vegetali resistenti e resilienti. Il nuovo Laimburg Report riassume le nostre attività per il biennio 2022-2023 e contiene esempi pratici del nostro impegno per fornire alle aziende agricole e alle imprese di trasformazione alimentare le conoscenze necessarie per superare le sfide quotidiane e aumentare in modo sostenibile la loro produttività» afferma Michael Oberhuber, Direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg.

INSETTI NOCIVI: MOSCERINO DEI PICCOLI FRUTTI E CICALINE INFESTANTI

Il moscerino dei piccoli frutti (Drosophila suzukii) è uno dei principali parassiti delle coltivazioni di ciliegie e frutti rossi, nonché della varietà di uva schiava. Un rilascio mirato di antagonisti naturali in grado di parassitare le larve di questo moscerino ha come obiettivo un contrasto mirato e biologico a lungo termine del parassita. A tale scopo, al Centro Laimburg viene allevata e rilasciata in natura la minuscola vespa Ganaspis brasiliensis, nemico naturale del moscerino. Vengono, inoltre, studiate altre specie di vespe, come Leptopilina japonica, che nel 2023 ha raggiunto tassi di parassitizzazione delle uova di moscerino del 20%.

La cicalina Metcalfa pruinosa, originaria del Nord America, infesta oltre 300 piante ospiti diverse. Indebolisce le piante succhiandone la linfa, favorisce la comparsa di funghi dannosi e può trasmettere alle piante batteri pericolosi. Recentemente è stato osservato un aumento della densità di popolazione di questi insetti in alcune aree, soprattutto nelle zone periferiche dei meleti. Per questo motivo, nel 2023 sono stati condotti studi preliminari per raccogliere informazioni aggiornate sulle piante ospiti e sull’intensità di parassitizzazione. Studi completi sulla biologia, la distribuzione e la dinamica costituiscono la base per una gestione mirata della cicalina infestante.

“FylloClip”, UN SENSORE PER RICONOSCERE LO STRESS DA SICCITÀ NELLE PIANTE

Si tratta di un sensore fogliare sviluppato dal Centro di Sperimentazione Laimburg. Si attacca alla foglia come una graffetta e rileva lo stress da siccità grazie all’attività degli stomi. Gli stomi fogliari sono le porte di accesso della foglia all’aria e controllano l’assorbimento di anidride carbonica nonché il rilascio di vapore acqueo. Una pianta sufficientemente rifornita d’acqua apre gli stomi quando è esposta alla luce solare, consentendo così la traspirazione. In condizioni di siccità, invece, gli stomi si chiudono per evitare un’eccessiva evaporazione di acqua. Uscendo dagli stomi, il vapore si condensa e viene registrato dal sensore sulla parte inferiore della foglia. Allo stesso tempo, viene misurata la radiazione solare sul lato superiore della foglia. Confrontando l’andamento giornaliero della radiazione solare e della traspirazione, è possibile trarre conclusioni sullo stato idrico della pianta ed eventualmente intervenire con un’irrigazione mirata.

ALIMENTI FERMENTATI: TEMPEH

Il tempeh è un prodotto a base di legumi fermentati. Nella produzione tradizionale, i legumi vengono decorticati e questo processo richiede tempo oltre che generare scarti. Ricercatrici del Centro di Sperimentazione Laimburg hanno quindi sviluppato un processo alternativo di produzione del tempeh utilizzando legumi interi coltivati in Alto Adige: piselli proteici, lupini bianchi, lupini blu e fave. Il tempeh di piselli interi, si è dimostrato quello con maggiore contenuto di amminoacidi e il più basso scarto di tegumento. In tutti i campioni è stato riscontrato un aumento del contenuto totale di amminoacidi e di metaboliti peculiari dei prodotti fermentati.

MENTA PIPERITA: LA SCELTA DELLA VARIETÀ È FONDAMENTALE PER LE RESE E LA QUALITÀ

La menta piperita è una delle specie più coltivate in Alto Adige. La resa e la qualità, così come l’adattabilità alle condizioni ambientali, possono variare notevolmente tra le diverse varietà. La scelta delle varietà adatte gioca quindi un ruolo decisivo nella coltivazione. Ricercatrici e ricercatori del Centro Laimburg hanno testato tre varietà negli ultimi tre anni (2021-2023), “Proserpina”, “Multimentha” e “Agnes”, analizzando parametri agronomici e il contenuto di olio essenziale. Sono state riscontrate differenze significative nella resa tra le varietà. Le varietà “Proserpina” e “Multimentha” hanno avuto una resa maggiore rispetto alla varietà “Agnes”. Il contento di olio essenziale ha raggiunto il 4,3%, indicando una qualità molto buona, ma varia di molto in base all’annata e al taglio.

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