Kompatscher respinge le accuse di irregolarità nelle spese elettorali

Il governatore altoatesino Arno Kompatscher ha respinto le accuse riguardanti presunte irregolarità nelle spese della sua campagna elettorale, in una recente dichiarazione all’ANSA. Queste accuse suggeriscono che alcune spese avrebbero dovuto essere registrate sotto il suo nome, ma Kompatscher insiste sul fatto che tali spese erano parte di una più ampia iniziativa pubblicitaria finanziata e organizzata dalla Svp, il suo partito.

“Mi rattrista che si diffonda l’idea che un mio errore sia solo scaduto per prescrizione”, ha detto Kompatscher, sottolineando la sua convinzione di aver sempre agito in maniera appropriata. Il governatore ha infatti puntualizzato che non può essere ritenuto responsabile personalmente per le spese contestate.

L’Ufficio di presidenza del Consiglio provinciale ha suggerito una revisione del regolamento vigente, che attualmente non chiarisce completamente le norme relative alle spese per pubblicità generica nelle campagne elettorali. “O la pubblicità generica è esente o non lo è”, ha precisato Kompatscher, evidenziando la necessità di una regolamentazione più chiara.

 

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Nonostante l’accettazione della prescrizione delle accuse, Kompatscher ha espresso rammarico per il modo in cui la situazione è stata rappresentata, negando di avere superato il limite di spesa consentito per la sua campagna elettorale. “Non ho commissionato quella pubblicità perché era parte della pubblicità elettorale generale del partito”, ha concluso il governatore, chiarendo la sua posizione sulla questione.