Bolzano
Un ubriaco imbratta e lancia bottiglie in strada. Poi un furto di vestiti. Doppio intervento di Polizia e misure severe

Doppio intervento, ieri attraverso il numero unico di emergenza “112 NUE”. Da prima un cittadino ha contattato la Centrale Operativa della Questura per fronteggiare e far cessare comportamenti inurbani e molesti.
Gli equipaggi della Squadra “Volanti” della Polizia di Stato, sono stati immediatamente inviati in vicolo San Giovanni, dove sono stati segnalati dei giovani che lanciavano bottiglie di vetro in strada. Qui, i Poliziotti hanno rintracciato un giovane seduto su una panchina, con attorno immondizie varie e diverse bottiglie di vetro e lattine di birra, alcune sparse per terra e ridotte in frantumi. In risposta alle richieste di spiegazioni, il giovane, un ventitreenne cittadino tunisino pregiudicato per reati contro la persona e spaccio di stupefacenti, ha iniziato a profferire parole con linguaggio sconnesso e un timbro di voce aggressivo. Nonché a dare segni d’insofferenza dovuta anche all’evidente stato d’ubriachezza.
Dopo l’invito a ripulire l’area insozzata poco prima ed aver raccolto cocci di vetro ed immondizia, l’uomo è stato condotto negli Uffici della Questura, dov’è stato sanzionato per ubriachezza molesta. Nonché colpito da un Provvedimento del Questore della Provincia di Bolzano, Paolo Sartori, di Divieto di Accesso alle aree urbane di Bolzano (DACUR) per 2 anni. Nei suoi confronti, il Questore ha inoltre disposto la Revoca del Permesso di Soggiorno, così da poterlo poi espellere dall’Italia.
Nella stessa mattinata, una pattuglia della Squadra “Volanti” è stata inviata dalla Centrale Operativa per un intervento a seguito di una segnalazione: una donna aveva appena commesso un furto in un negozio d’abbigliamento nel Centro Città.
Prontamente sul posto, i Poliziotti hanno ricostruito quanto successo poco prima: uno degli Addetti alla vigilanza aveva fermato una giovane donna che, uscendo dal negozio, aveva fatto scattare le barriere antitaccheggio. A questo punto, l’Addetto è intervenuto chiedendo alla donna di mostrare il contenuto della borsa. Dopo un attimo di titubanza la giovane ha acconsentito, permettendo di far rinvenire e recuperare la merce sottratta illegalmente, cioè 3 capi d’abbigliamento di cui uno con l’antitaccheggio rimosso.
Nei confronti della donna, una trentenne della Val Isarco, mortificata per l’accaduto, dopo essere stata condotta negli Uffici della Questura e denunciata all’Autorità Giudiziaria per tentato furto aggravato, il Questore ha emesso la Misura di Prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio.
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