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Bressanone

Rinvenute parecchie armi nel Bar “Cafè da Nick” a Bressanone. Il questore lo fa chiudere

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Un’operazione straordinaria di polizia interforze, disposta oggi dal Questore Paolo Sartori, ha interessato il Comune di Bressanone e in particolare, alcune aree urbane che le Autorità locali e gli stessi cittadini hanno segnalato essere state teatro di specifici episodi criminali di tipo predatorio e di fenomeni di degrado urbano.

L’operazione si colloca nel progetto di mantenere costante la presenza delle Forze dell’Ordine su tutto il territorio provinciale, portando avanti sistematiche e mirate attività di prevenzione generale e di controllo di Pubblici Esercizi in quei contesti comunali dove i Sindaci, nella loro funzione di Autorità Locali di Pubblica Sicurezza, hanno segnalato alle Autorità la presenza di particolari problematiche attinenti la sicurezza urbana.

Inoltre si punta a monitorare sistematicamente tutto il territorio provinciale, assicurando un’elevata visibilità della presenza delle Forze di Polizia, quei fenomeni di illegalità che causano una diffusa percezione di insicurezza nei cittadini. Nonché la prevenzione di situazioni di turbativa dell’ordine e della sicurezza pubblica dovute ad episodi di microcriminalità, oltre che alla presenza di individui non regolarmente presenti in Italia. Esse, nella fase operativa, sono state integrate anche con la predisposizione di 3 Posti di controllo lungo le principali arterie stradali in ingresso e in uscita dal territorio comunale.

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Sono stati impiegati circa 20 donne e uomini della Questura di Bolzano e della Polizia Locale di Bressanone, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato. In tutto, nel corso dell’operazione di Polizia sono state identificate 63 persone, di cui 22 stranieri e 26 con precedenti, 9 Esercizi pubblici e 17 veicoli.

Nel corso dei controlli effettuati all’interno del Bar denominato “CAFE’ da NICK”, che si trova in Via Fienili, gli Agenti di polizia hanno rinvenuto e sequestrato una sciabola con lama di 41 cm, un machete con lama di 34 cm, un falcetto con 21 cm di lama, quattro fra mazze e bastoni vari e una riproduzione del tutto verosimile di una pistola priva del tappo rosso.

Nonostante il Bar sia stato aperto da poco più di un mese, lo stesso è stato già segnalato ed individuato dalle Forze dell’Ordine quale luogo di ritrovo per pregiudicati, tra cui lo stesso gestore. Un trentanovenne cittadino italiano, con a proprio carico numerose denunce/precedenti per reati quali maltrattamenti in famiglia, guida in stato di ebrezza, violenza, resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale, furto aggravato in concorso in abitazione e reati minori.

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Senza contare l’essere stato segnalato per detenzione di stupefacenti ad uso personale e colpito da sanzioni amministrative per ubriachezza molesta. La Polizia Locale era intervenuta lo scorso 18 maggio per illecito utilizzo di suolo pubblico. Lo scorso 23 maggio i Carabinieri sono stati chiamati ad intervenire in quanto gli avventori del “Cafè da Nick” avevano fatto esplodere grossi petardi e mortaretti davanti al locale stesso.

Richiesto il motivo per cui detenesse nel proprio Bar tutto quell’armamentario, il gestore ha riferito di “sentirsi minacciato” da non meglio precisati individui. Tutto ciò a conferma delle problematiche di ordine e sicurezza pubblica che hanno determinato il Provvedimento del Questore, il quale ha disposto la sospensione della Licenza e l’immediata chiusura del “Bar da Nick” per 30 giorni, come previsto dalla legge. Il gestore, inoltre, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per detenzione illegale di armi.

«Il provvedimento di sospensione della licenza e di chiusura di questo Pubblico esercizio è diretta conseguenza di una situazione di particolare criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica che è stata già riscontrata dalle Forze di Polizia nonostante la sua recente apertura al pubblico – ha evidenziato il Questore Sartori –. La sinergia tra l’Autorità di Pubblica Sicurezza e le Amministrazioni comunali è imprescindibile nell’ottica di garantire ai cittadini la pacifica convivenza nei territori urbani. Ciò consente alle Forze di Polizia di intervenire in maniera efficace per prevenire e, se del caso, reprimere forme di degrado e situazioni di illegalità diffusa.»

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