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Speranze ridotte, secondo i vigili del fuoco, di ritrovare vivi i dispersi alla centrale idroelettrica

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Luca Cari, responsabile comunicazione dei Vigili del fuoco, ha espresso un cauto pessimismo riguardo le possibilità di trovare ancora in vita i dispersi nell’incidente avvenuto ieri alla centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi, presso il lago di Suviana. Durante un aggiornamento sulla situazione, Cari ha fatto capire che le condizioni attuali non lasciano presagire un esito positivo.

L’intervento di soccorso è reso particolarmente complesso dall’innalzamento del livello dell’acqua. Le squadre di ricerca, operando sotto il livello del lago, si trovano a fronteggiare un flusso costante d’acqua che penetra nell’edificio, raggiungendo già i 40 centimetri al piano -8. “La situazione è molto difficile, siamo di fronte a rischio e pericolo costanti per i nostri operatori”, ha precisato Cari, sottolineando l’urgenza di comprendere l’origine dell’infiltrazione e le misure di sicurezza necessarie.

Il bilancio dell’incidente è grave: quattro persone risultano disperse, tre sono state confermate morte e cinque sono ferite. Le vittime identificate vanno dai 35 ai 73 anni di età. Tra di esse, Pavel Petronel Tanase, originario della Romania e residente a Settimo Torinese, di 45 anni; Mario Pisano, nato a Taranto e residente a San Marzano di San Giuseppe, di 73 anni; e Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina). Le operazioni di soccorso continuano in una corsa contro il tempo e le avverse condizioni ambientali.

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