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Alto Adige

Aumento delle morti sul lavoro nei primi due mesi del 2024

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Un incremento preoccupante delle morti sul lavoro ha caratterizzato il primo bimestre del 2024. Le vittime sono salite a 119, registrando un aumento di 19 decessi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli infortuni mortali verificatisi in occasione di lavoro hanno subito un incremento del 24,7%, con un totale di 91 casi.

Le regioni che hanno mostrato l’allarmante crescita degli incidenti mortali sono Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e Calabria, considerate come zona rossa per l’incidenza di tali eventi. Il settore delle costruzioni è risultato essere il più colpito da questa triste statistica.

Il numero di denunce di infortunio, sia mortali sia non, è aumentato del 7,2% rispetto a febbraio 2023, raggiungendo le 92.711 segnalazioni. Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, ha espresso preoccupazione per questi dati, sottolineando l’aumento significativo degli infortuni in un periodo in cui non ci sono più emergenze sanitarie in corso.

L’analisi ha rivelato che i lavoratori più anziani e gli stranieri sono le categorie più a rischio. In particolare, i lavoratori stranieri presentano un tasso di mortalità più che doppio rispetto ai colleghi italiani.

Le statistiche hanno mostrato che il lunedì è il giorno con il maggior numero di infortuni mortali, e che le denunce di infortunio totale vedono in testa il settore manifatturiero, seguito da sanità e costruzioni. Le cifre rivelano inoltre una maggiore incidenza degli infortuni nella fascia di età che va dai 45 ai 54 anni.

Questi dati allarmanti evidenziano la necessità di rafforzare le misure di sicurezza sul lavoro in Italia per prevenire ulteriori tragedie.

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