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Merano

Inizia il processo al custode accusato del femminicidio avvenuto a Merano

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Ieri mattina si è aperta a Bolzano l’aula della Corte d’assise per il processo ad Alexander Gruber, il custode di 55 anni imputato per la morte di Sigrid Gröber, la compagna di 39 anni che lavorava come cameriera. Il tragico evento si verificò all’alba del 19 febbraio 2023, quando la donna fu aggredita e lasciata esposta al freddo per diverse ore prima di spirare in ospedale.

L’accusa rivolta a Gruber è quella di omicidio preterintenzionale, una qualifica meno grave rispetto all’originale accusa di omicidio volontario, ridimensionata dalla Procura a seguito delle conclusioni del medico legale, il quale individuò patologie preesistenti nella vittima. Alla sessione odierna si sono costituiti come parte civile la madre, la sorella e la figlia minorenne di Sigrid Gröber.

L’interesse della Provincia si è manifestato in aula con la richiesta di entrare come parte civile nel processo, argomentando che Gruber, al momento del delitto, era un impiegato pubblico e sottolineando l’importanza dell’impegno dell’ente nella prevenzione dei crimini contro le donne. La Provincia ha annunciato che eventuali compensazioni ottenute saranno destinate a progetti di supporto alle donne. La difesa ha contestato la richiesta, argomentando l’assenza di un danno diretto alla Provincia a seguito del femminicidio e ha sollevato dubbi sulla validità del decreto che ha stabilito il giudizio immediato.

La corte, dopo aver ascoltato le parti, ha deciso di riservarsi sulla decisione e ha rinviato l’udienza al prossimo 14 febbraio. Nel frattempo, l’imputato Gruber era presente in aula, in attesa di ulteriori sviluppi nel processo che lo vede al centro di una vicenda dai contorni ancora tutti da chiarire.

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