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Bolzano

Intensificati i controlli a Bolzano: arresti e monitoraggio nel quartiere Don Bosco

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Giovedì pomeriggio, un’operazione congiunta tra il Comando Provinciale dei Carabinieri e la Questura di Bolzano ha portato a un rafforzamento dei controlli nel quartiere Don Bosco, focalizzandosi in particolare sui rioni Casanova e Firmian. Questo intervento mira a contrastare il degrado urbano e prevenire la piccola criminalità, spesso legata ai problemi dei giovani nella zona.

Dalla Questura, gli sforzi si sono concentrati maggiormente sul rione Casanova, coinvolgendo le pattuglie della Squadra Volante, gli agenti della Squadra Mobile esperti nel contrasto ai delitti contro il patrimonio e nello spaccio di droga, i poliziotti dell’Ufficio Immigrazione per verificare la regolarità dei soggiorni degli extracomunitari, e pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine arrivate da Torino, specializzate in attività di prevenzione.

Il bilancio operativo ha registrato il controllo di 76 persone, 35 veicoli e 8 esercizi pubblici. Tra i fermati, un cittadino marocchino è stato arrestato per l’aggravamento di una misura cautelare, dovuto a reiterate violazioni degli arresti domiciliari. Inoltre, un extracomunitario privo di documenti è stato portato in Questura e successivamente trasferito al CPR di Gorizia per l’identificazione e il successivo rimpatrio.

Un’attività investigativa particolare ha riguardato un bar/ristorante del quartiere, frequentato da soggetti noti alle forze dell’ordine. Nonostante le licenze in regola, il locale potrebbe essere chiuso per motivi di ordine pubblico, seguendo le procedure dell’art. 100 TULPS.

Parallelamente, i Carabinieri hanno concentrato la loro azione nel Rione Firmian, identificando 88 persone e perlustrando il territorio, con attenzione ai luoghi di aggregazione come Piazza Maria Montessori e il Parco Firmian. Dieci esercizi commerciali sono stati controllati, alcuni dei quali potrebbero essere oggetto di chiusura temporanea.

Nel quadro dei controlli stradali, sono stati istituiti 6 posti di blocco nelle vicinanze di Don Bosco, dove 18 veicoli sono stati controllati. La presenza della Stazione Mobile, già nota per il suo lavoro durante l’estate in aree a rischio, ha rafforzato la sicurezza nel quartiere.

Infine, una squadra di militari in abiti borghesi, a bordo di un’auto “civetta”, ha operato sotto copertura per infiltrarsi e reprimere sul nascere eventuali attività criminali, integrando l’attività delle forze in divisa.

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