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Bolzano

La Corte dei conti emette sentenza: Katia Tenti costretta a risarcire centoventimila euro

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Un verdetto di rilevanza notevole è stato emesso dalla Corte dei conti di Bolzano nei confronti di Katia Tenti, ex dirigente della Provincia autonoma di Bolzano. La sentenza prevede un risarcimento danni di 120.000 euro, che la Tenti dovrà corrispondere alle casse provinciali per un danno all’immagine subito dall’ente.

La vicenda ha radici nel 2013, quando Tenti era accusata di aver fornito indebitamente a Antonio Dalle Nogare, imprenditore locale, documenti riservati relativi a una gara d’appalto Ipes che in seguito non fu realizzata. La condanna penale per rivelazione di segreti d’ufficio ha trovato il suo epilogo nel processo civile tenuto dai giudici Enrico Marinaro, Francesco Targia e Massimo Giuseppe Urso, che hanno messo in luce le ripercussioni della condotta illecita sull’immagine della Provincia.

Nella loro articolata motivazione, i magistrati hanno sottolineato come “la gravità delle condotte illecite e il conseguente clamor fori abbiano arrecato un vasto discredito all’ente, provocando una lesione significativa alla sua reputazione e fiducia pubblica”. Questo danno immateriale, secondo i giudici, tocca i fondamenti stessi dell’esercizio delle pubbliche funzioni, garantiti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione italiana.

La richiesta iniziale di quasi 300.000 euro formulata dalla pubblica ministero Alessia Di Gregorio è stata quindi ridimensionata, ma il principio del risarcimento per danno d’immagine è stato fermamente riconosciuto. La sentenza segna un precedente importante nell’affermazione della responsabilità degli amministratori pubblici e nella tutela dell’integrità e del prestigio delle istituzioni.

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