Benessere e Salute
Due giornate sulla Depressione: il primo e il 21 ottobre 2023 con il Primario Roger Pycha su cause, trattamenti e possibilità di aiuto
In occasione delle prossime “Giornate della depressione”, Roger Pycha, Primario di Psichiatria del Comprensorio sanitario di Bressanone e rappresentante dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige presso l’Alleanza Europea contro la Depressione (European Alliance Against Depression), informa sulle cause, sulle possibilità di trattamento e sulle offerte di aiuto.
I VIP non ne sono immuni.
Wolfgang Amadeus Mozart, Abraham Lincoln, Winston Chuchill e Lady Diana hanno sofferto di depressione. Ernest Hemingway, Marilyn Monroe e Marco Pantani ne sono morti. Tom Waits, Jean Claude van Damme e Sting hanno dovuto sperimentarla sulla propria pelle. E Cara Delevigne ha dichiarato pochi anni fa: “Ero sull’orlo del suicidio. Desideravo che tutte le molecole del mio corpo si disintegrassero”. Tutte queste persone famose però non sono delle eccezioni. La depressione infatti è molto diffusa.
Nei paesi sviluppati ne soffre il 5% della popolazione adulta. In Alto Adige contiamo ben 20.000 persone affette: le donne corrono un rischio doppio rispetto agli uomini. Nelle metropoli, le depressioni sono ancora più frequenti: fino al 10% degli abitanti ne è colpito. Ciò indica chiaramente che il fenomeno della depressione è anche collegato alla meritocrazia, al ritmo di vita frenetico e alle grosse pressioni sociali a cui siamo esposti.
Oltre a ciò, le influenze ereditarie e le esperienze traumatizzanti nell’infanzia giocano un ruolo importante nell’evolversi della patologia depressiva. Il peso economico della depressione è enorme, i suoi costi si attestano all’1% del PIL nei paesi sviluppati. Secondo una stima dell’OMS e della Banca mondiale, nel 2022, la depressione, superata la crisi Covid, sarà la malattia più incisiva in assoluto tra le donne. Per i maschi, invece, è al secondo posto: loro corrono un rischio lievemente maggiore di sviluppare gravi malattie cardiocircolatorie.
Purtroppo, un terzo dei depressi non cerca nessun tipo di aiuto: sono frenati dalla vergogna, dall’incapacità di riconoscere il proprio stato morboso o dalla mancanza di energie. I medici, nonostante tutto il loro impegno, riescono a diagnosticare e di conseguenza a curare la metà dei pazienti depressi che si rivolgono a loro.
In due terzi dei casi, le cure non corrispondono alle linee guida internazionali. Secondo stime internazionali, il 40-70% dei suicidi è riconducibile a patologie depressive. Un’indagine decennale ha evidenziato che il 55% delle vittime di suicidio altoatesine ha sofferto di depressione.
Diagnosticarla in tempo ed applicare cure mirate avrebbe potuto dimezzare il tasso di suicidi tuttora alto in Provincia. Tutti questi fatti documentati dagli studi richiamano degli interventi mirati: informazione verso la cittadinanza, formazione degli esperti, potenziamento dell’autoaiuto, appoggio ai consultori telefonici. La depressione è una patologia frequente ma curabile con successo.
I tre segnali indicativi della depressione sono tono dell’umore costantemente basso, calo dell’energia e perdita completa di interessi e piaceri. I colpiti spesso perdono la loro forza decisionale e perfino la capacità di lamentarsi o di cercare aiuto. Altri sono estremamente irrequieti, tesi e pieni di sintomi fisici quali cefalea, mal di schiena, oppressione toracica, disturbi della digestione, vertigine e debolezza. Ma anche sintomi più rari come secchezza della bocca, disturbi visivi o perdita dei capelli possono indicare una depressione.
Gli elementi portanti del trattamento sono la psicoterapia, i medicinali antidepressivi e diverse misure sociali con uno spettro che va dai periodi di malattia alla partecipazione ai gruppi di autoaiuto. La psicoterapia è guarigione tramite colloqui, esercizi e cambiamenti dell’ottica e richiede spesso molti mesi di cura. Più veloce è invece l’approccio con i farmaci antidepressivi che normalizzano entro poche settimane il livello energetico e l’umore.
Spesso si ricorre alle combinazioni di psico- e farmacoterapia per garantire un successo rapido e un cambiamento persistente. In casi particolari anche la fototerapia, la privazione del sonno o l’elettroconvulsione possono garantire delle guarigioni sorprendenti.
In Europa il 1. ottobre è celebrato da 18 anni come “Giornata della Depressione”. In questa occasione, l’Alleanza Europea Contro la Depressione organizza una vasta campagna informativa sulla patologia e sui possibili interventi. A questo proposito, i primari delle psichiatrie istituiscono degli stand informativi nei quattro ospedali più grandi della Provincia, mettendo a disposizione degli opuscoli ristampati grazie all’intervento di tutti i Rotariani dell’Alto Adige.
Saranno disponibili anche i cosiddetti “biglietti d’emergenza” riportanti i contatti telefonici utili nelle crisi psichiche gravi – anche essi prodotti grazie al sostegno del Rotary Club Alto Adige. Il progetto è sostenuto dall’Azienda sanitaria, dall’Associazione dei familiari di malati psichici “Ariadne” e dall’organizzazione di autoaiuto per malati mentali “Lichtung/Girasole”.
Sottolineando l’importanza della malattia, la “European Depression Association Italia” ha definito sabato 21 ottobre 2023 come giornata nazionale sulla depressione, occasione aggiuntiva gradita per riattivare gli stand informativi presso gli ospedali di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico.
I primi punti di riferimento per i malati di depressione sono i Medici di base, i Centri di salute mentale ed i Servizi psicologici, nonché gli psichiatri e gli psicologi privati. In casi urgenti, se trattasi di patologie gravi e rischio di suicidio, ci si può rivolgere 24 ore su 24 ai Pronto Soccorso degli ospedali di Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico presso i quali è istituito un servizio di reperibilità psichiatrica.
Negli anni si è costituita una rete preventiva funzionante che include i gruppi di auto mutuo aiuto (AMA, tel 0471 972375) dei pazienti stessi nonché dei loro familiari (Associazione “Ariadne” tel 0471 262262), ma anche le linee telefoniche di sostegno: Young and direct (0471 1551551) per i giovani e Telefono amico (02 23272327) per tutti coloro che necessitano di un sostegno in un momento di crisi.
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