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Dirigenti: firmato il contratto d’intercomparto

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Foto: ASP/F. Brucculeri
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In calce al nuovo contratto collettivo d’intercomparto definitivo per i dirigenti per il periodo 2020-2022, l’Agenzia provinciale per le relazioni sindacali e la maggior parte delle organizzazioni sindacali hanno apposto questa sera (24 agosto) la propria firma. A fine luglio la Giunta provinciale aveva formalmente approvato il nuovo contratto collettivo dei dirigenti del sistema provinciale.

Si tratta di un passo importante nell’attuazione della legge provinciale n. 6/2022 e tiene conto della nuova qualifica dirigenziale introdotta con essa, nonché del nuovo inquadramento giuridico ed economico del personale in posizione dirigenziale“, spiega il direttore generale, Alexander Steiner.

Il nuovo contratto collettivo si applica a tutti i dirigenti del servizio pubblico a livello provinciale, a partire dall’Amministrazione provinciale, passando per le scuole professionali, tecniche e musicali, l’Azienda sanitaria e le Comunità comprensoriali, fino all’Istituto per l’edilizia abitativa ed alle residenze per anziani, nonché le Aziende di soggiorno e turismo di Bolzano e Merano. Esso regolamenta nuovamente il trattamento giuridico ed economico di questi dirigenti in base alla legge sulla dirigenza. Tra breve il contratto collettivo verrà applicato anche ai dirigenti dei Comuni.

Il nuovo contratto collettivo è stato firmato dalla delegazione pubblica con Hermann Troger, presidente dell’Agenzia provinciale per le relazioni sindacali, e i componenti Bruni Pircher e Domenico Laratta, e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Antonio Lampis (DIRAP), Gianluca Moggio (SAG) e Karl Elsler (Associazione dei segretari comunali).

Retribuzione onnicomprensiva, 40 ore settimanali
Con la nuova legge provinciale sulla struttura dirigenziale, approvata nel 2022, è stata introdotta la qualifica di dirigente e i dirigenti hanno ottenuto un proprio contratto di lavoro. Il nuovo contratto collettivo regola la parte giuridica ed economica del rapporto di lavoro e si concentra sulla responsabilità dei dirigenti. L’obbligo di lavoro settimanale passerà dalle attuali 38 ore settimanali a 40 ore settimanali. In futuro, ci sarà maggiore flessibilità nell’assegnazione e nell’esecuzione dell’orario di lavoro. La retribuzione è “onnicomprensiva”, vale a dire che non ci sono più straordinari specificamente designati e nessun’altra indennità. L’attenzione si concentrerà invece sul raggiungimento degli obiettivi definiti e concordati e sarà dato maggiore peso alla retribuzione orientata ai risultati.

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