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Italia ed estero

Il grande rientro in Italia di Patrick Zaki: “Continuerò a difendere i diritti umani”

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Ieri, è stato il giorno tanto atteso del ritorno di Patrick Zaki in Italia. L’attivista, rimasto in Egitto per tre anni – 22 mesi trascorsi in carcere e gli altri 19 a piede libero ma con divieto d’espatrio, dopo l’arrivo all’aeroporto di Malpensa, è stato accompagnato all’Università di Bologna dal rettore Giovanni Molari e dalla professoressa Rita Monticelli. Il  ricercatore egiziano tra le prime dichiarazioni  rilasciate ha detto: “È il giorno più bello della mia vita, ci vediamo a Bologna“.

Nella affollata conferenza stampa, Zaki ha ricordato il sostegno di cui ha goduto dalla città che chiama “la mia seconda casa: ho visto questo sostegno in tre anni e si è visto anche al Cairo“. E poi: “Ringrazio le autorità italiane, egiziane, le ong, la società civile. i vertici dello stato italiano fino alla presidente del consiglio“, ha detto. Ricordando subito l’altra causa che riguarda Italia ed Egitto: “Giustizia per Giulio Regeni”. E ancora: “La mia è stata una storia di successo, ma in Egitto ci sono ancora centinaia di persone in prigione, chiediamo che vengano rilasciate. Meritano la grazia presidenziale come me“. Chiaramente, la giornata era iniziata con le polemiche sul rifiuto del volo di Stato, pronunciate all’aeroporto del Cairo, mettendo un punto: “Un grazie al governo italiano per quello che ha fatto negli ultimi giorni, ho veramente apprezzato tutto quello che hanno fatto“.








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