Politica
Promozione dell’invecchiamento attivo e rafforzamento del ruolo degli anziani

Dal 2019, l’assessora provinciale Waltraud Deeg è responsabile del Dipartimento famiglia, anziani, sociale e edilizia abitativa. “È il più bel settore che si possa avere” ha sottolineato Deeg durante la conferenza stampa di fine mandato odierna (17 luglio).
“La sostenibilità sociale e la giustizia sociale fanno parte delle mie responsabilità: si tratta di difendere coloro che non hanno una base solida alle spalle“, ha spiegato l’assessora competente, spiegando che gli anziani fanno spesso parte di questa categoria.
“Gli anziani in Alto Adige hanno un valore inestimabile e sono di grande importanza per la società“, ha sottolineato Christine Gostner von Stefenelli, che da anni si batte per le questioni degli anziani a livello locale ed europeo. A livello internazionale, l’Alto Adige si trova in una buona posizione, ma ci sono ancora misure da adottare, come i posti di lavoro per la generazione over 60, il rafforzamento della garanzia di assistenza o la possibilità di una vita multigenerazionale.
Dal piano di assistenza e cura emergono i bisogni degli anziani
L’Alto Adige, così come altre regioni e Stati europei, sta vivendo un cambiamento demografico. La popolazione diventa sempre più anziana e i sistemi esistenti devono affrontare nuove sfide. Diventa quindi necessario conciliare il numero crescente di persone bisognose di assistenza con la sempre minore disponibilità di personale qualificato. Per orientare i futuri investimenti nel settore dell’assistenza in maniera sempre più mirata, l’assessora provinciale Deeg, insieme ai servizi sociali delle comunità comprensoriali, ha elaborato il piano di assistenza e cura. L’assegno di cura si è rivelato uno dei servizi centrali “ed è un esempio di best practice, perché si tratta di una misura orientata all’assistenza e al sostegno del bilancio familiare“, ha sottolineato l’assessora Deeg.
Nel 2022 sono stati messi a disposizione 245,5 milioni di euro. L’importo è stato utilizzato per sostenere fino a 11.500 persone in Alto Adige, tre quarti delle vivono in una delle 78 case di riposo altoatesine. Deeg ha parlato della recente pandemia, della guerra in corso e della crisi energetica, come grande sfida di questo mandato. Durante la pandemia, nelle case di riposo si sono verificate numerose situazioni difficili e il personale ha dovuto svolgere compiti sovrumani. Durante questo periodo, tuttavia, si è intensificato il networking reciproco per affrontare insieme la situazione di crisi. Oltre a garantire l’assistenza nelle residenze per anziani, la provincia di Bolzano si sta concentrando sempre più sul potenziamento della vita assistita e accompagnata e dei servizi di assistenza ambulatoriale (di supporto).
L’obiettivo è quello di consentire alle persone anziane di vivere in maniera autonoma il più a lungo possibile. A tal fine, nel recente mandato sono stati resi possibili anche nuovi modelli: ad esempio, a Prato allo Stelvio si sta realizzando “Betreute Wohnen Plus“.
La legge per l’invecchiamento attivo per la prima volta in Alto Adige
Sebbene la popolazione stia invecchiando, le anziane e gli anziani altoatesini rimangono per lo più in forma. Per promuovere questo trend positivo, nell’autunno del 2022 è stata approvata la legge provinciale sull’invecchiamento attivo, che promuove il settore attraverso fondi stanziati dalla Provincia. Grazie alla legge provinciale sulla promozione dell’invecchiamento attivo, a giugno è stata introdotta anche la nuova Consulta provinciale per le persone anziane. In futuro, questo organo dovrà essere coinvolto attivamente nella politica altoatesina per gli anziani, diventando portavoce di questa generazione. Inoltre, verrà nominata una rappresentante oppure un rappresentante degli anziani, che si occuperà delle richieste degli anziani in Alto Adige. “Gli anziani sono una risorsa preziosa per la società. È una realtà che va riconosciuta e promossa con la legge provinciale sull’invecchiamento attivo”, ha sottolineato l’assessora provinciale Deeg, che si mostra fiduciosa rispetto al futuro sviluppo della legge. “Una norma che va a beneficio dell’intera società“, ha sottolineato l’assessora competente.
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