Museum Ladin: riapertura con nuovo plastico delle Dolomiti

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Il 2 maggio riapre il Museum Ladin. La mostra permanente, in parte rinnovata, presso la sede principale Ciastel de Tor di San Martino in Badia, trasmette la geografia e la storia del territorio ladino, mentre la filiale Ursus ladinicus di San Cassiano racconta la formazione delle Dolomiti e la vita dell’orso delle caverne Ursus ladinicus.

Il Museum Ladin Ciastel de Tor da martedì 2 maggio si presenta in una nuova veste: il concetto espositivo del plastico sulla formazione delle Dolomiti è stato infatti leggermente modificato e ora si concentra principalmente sulla geografia e la storia del territorio ladino piuttosto che sulla formazione delle Dolomiti, argomento trattato in dettaglio dal Museum Ladin Ursus ladinicus.

Alla stazione interattiva “Nosta storia, nosta tera” è possibile, con l’aiuto di un pulsante, individuare la posizione delle montagne e dei paesi più importanti delle valli ladine, ma anche ripercorrere importanti eventi storici delle valli ladine; le immagini provengono dalle collezioni di Hans Pescoller e Carlo Pescollderungg.

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Vengono inoltre presentati una sintesi di alcuni contenuti espositivi del museo con curiosità dal titolo “Sapevate che” nonché delle proiezioni, che mostrano luoghi, confini, sentieri e territori, nonché fotografie e cartoline provenienti dalle collezioni dell’archivio e raccontano eventi storici importanti per il popolo ladino e la regione dolomitica.

Dopo sei anni, quest’anno riapre anche il bar del museo, ammodernato e ripensato all’insegna della sostenibilità e dell’upcycling: dotato di un’ampia terrazza – con vista sul Sas dla Crusc – e di un angolo giochi, è accessibile durante gli orari di apertura del museo fino al 31 ottobre. Il Museum Ladin Ciastel de Tor e il Museum Ladin Ursus ladinicus sono aperti fino al 5 novembre dal martedì alla domenica, dalle ore 10 alle 18. Info: www.museumladin.it

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