Bolzano
La mobilità ferroviaria di Casanova può migliorare, perché non provare?
Come Laboratorio Casanova abbiamo provato in tutti i modi a centrare l’obbiettivo, ma, finora, invano. Il problema è ormai noto: nella stazione ferroviaria di Bolzano Casanova i treni da e per Merano si fermano solo con cadenza oraria, mentre nelle altre stazioni della linea ogni mezz’ora (salvo Settequerce e Vilpiano, per la precisione).
Da un lato ci si lamenta di vivere in una città troppo inquinata, dal traffico spesso caotico; dall’altro la retorica sulla sostenibilità ambientale è onnipresente. Intanto però si lascia che il potenziale della stazione di un rione molto popoloso sia dimezzato, quando si potrebbe almeno avviare una sperimentazione, considerando finalmente con serietà la proposta del dott. Pierluigi Parolin, un esperto dirigente di Rfi, oggi in pensione.
Il discorso a questo punto si farebbe piuttosto tecnico, ma in sostanza il Laboratorio propone la fermata a Bolzano Casanova di nove ulteriori treni. Questi treni sono stati individuati nell’ottica della risposta dell’assessore Alfreider data a un’interrogazione sul tema e datata 7 luglio 2022, in particolare non mettendo a rischio la stabilità dell’orario e neppure gli incroci nelle stazioni di Ponte Adige e Gargazzone.
Dopo il riscontro negativo alla nostra proposta ricevuto da parte dell’assessore, tramite la Sta, con motivazioni che non ci hanno convinto, abbiamo chiesto che almeno venisse avviata una sperimentazione, intanto per i treni 16734 e 16740 provenienti da Merano e diretti a Brennero. Purtroppo, neppure questa nostra richiesta è stata accettata.
Nel tempo il Laboratorio ha cercato di sensibilizzare sul problema le diverse forze politiche e ringraziamo anche pubblicamente i consiglieri provinciali e comunali che su questo tema si sono impegnati nelle rispettive sedi istituzionali, dove la questione è stata trattata diverse volte, purtroppo però senza risultati.
Noi stessi abbiamo avuto alcuni incontri – inconcludenti – con l’assessore provinciale Alfreider e il sindaco Caramaschi. Proviamo quindi con questo comunicato stampa a smuovere le acque: chiediamo una sperimentazione, anche parziale, sulla linea ferroviaria Bolzano / Merano che, stante l’attuale orario, preveda la fermata a Bolzano Casanova dei treni sopraindicati.
Ricordiamo infine che nel 2022 sono state raccolte circa mille firme nel quartiere per chiedere un servizio ferroviario più frequente, in modo da rendere finalmente l’uso del treno nel quartiere più attrattivo e quindi una vera alternativa all’auto privata.
Ricordiamo anche che gli autobus della linea 3 che partono da Casanova, non arrivano alla stazione di Bolzano (eccetto un paio corse la mattina presto) e che, oltre ad essere frequentemente molto affollati, spesso ci impiegano anche 40 minuti per arrivare in centro, contro gli 11 minuti del treno.
-
Bolzano6 giorni fa
Nuova scritta minatoria contro il questore Paolo Sartori. Indagini in corso
-
Abitare2 settimane fa
Solidità e funzionalità: come scegliere tra sanitari sospesi o a terra
-
Abitare2 settimane fa
Consigli su come creare più spazio in casa
-
Bolzano Provincia2 settimane fa
Furto all’Eurospar, denuncia e revoca della protezione internazionale a un pakistano
-
Bolzano2 settimane fa
Fermati in auto rubata con attrezzi per lo scasso: arrestato un pregiudicato clandestino
-
Consigliati2 settimane fa
Bidenomics: un’era di inflazione e le sue conseguenze per la classe media americana
-
meteo4 giorni fa
L’inverno fa capolino in Alto Adige: prime nevicate e previsioni per i prossimi giorni
-
Italia & Estero2 settimane fa
Trans-gedia. Lo shock della sconfitta manda in confusione i Democratici, che iniziano a negare sé stessi
-
Benessere e Salute2 settimane fa
Virologa sperimenta una terapia innovativa su sé stessa per curare un tumore al seno
-
meteo2 settimane fa
Dolomiti: inizia l’innevamento artificiale grazie alle temperature rigide
-
Bolzano2 giorni fa
Bolzano, furto al Decathlon: giovane bloccato dalla sicurezza e denunciato dai Carabinieri
-
Italia & Estero2 settimane fa
Nordafricano aggredisce una capotreno: cresce la preoccupazione per la sicurezza sui treni