Bolzano
Bolzano: oltre due etti di hashish in tasca, arrestato uno straniero, ordine di espulsione per un algerino
Anche nella prima parte della settimana in corso, la Questura di Bolzano ha disposto, in parallelo con i servizi sempre attivi su strada nell’arco delle 24 ore, l’effettuazione di attività straordinarie di controllo del territorio.
In questi casi viene predisposto un servizio dedicato e mirato, in base ai fenomeni criminosi percepiti dagli investigatori, con il coinvolgimento dei diversi settori in cui opera la Polizia di Stato.
In particolare, nei giorni di cui si tratta, l’attività ha visto coinvolte, oltre alle pattuglie della Squadra Volante, unità della Squadra Mobile, specializzate nel contrasto ai delitti contro il patrimonio ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, operatori della Divisione Polizia Amministrativa, esperti nel controllo degli esercizi pubblici e pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine “Lombardia” di Milano, addestrate in modo particolare per gli interventi sul territorio.
La sinergia tra le diverse componenti e le loro esperienze determinano un’elevata incisività sul tessuto criminale ed una maggiore sicurezza per il cittadino, che vede ripagate le sue aspettative e trova immediate risposte alle sue segnalazioni. L’attività ha portato a rilevanti risultati.
Nella zona centrale di Bolzano, è stato identificato un cittadino straniero, già noto per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Il fiuto degli operatori, che hanno percepito il nervosismo del soggetto, li ha indotti ad approfondire il controllo: sono stati quindi trovati, nella tasca dei pantaloni, oltre due etti di hashish, confezionati in panetti riportanti come simbolo un vistoso mazzo di fiori, ovviamente apposto non a scopo di decorazione. E’ abitudine, infatti, dei venditori di droga, contrassegnare le varie partite in base a qualità e provenienza, con immagini disparate e fantasiose.
L’uomo, che già aveva alle spalle precedenti arresti per il medesimo reato, è stato condotto in carcere.
Le ricerche sono state indirizzate anche verso zone degradate, ove si concentrano gruppi di tossicodipendenti, accomunati dalla loro triste condizione, che cercano aree appartate ove consumare le sostanze appena acquistate.
La loro presenza ed il frequente abbandono di materiali di consumo ostacola però la libera fruizione degli spazi pubblici da parte dei cittadini, che sono costretti ad assistere a scene di umana disperazione. In questi casi, vengono applicati ai trasgressori degli ordini di allontanamento dal contesto urbano, che inibiscono temporaneamente la frequentazione di specifiche zone.
Pertanto, cinque soggetti, sorpresi appunto mentre bivaccavano senza costrutto, insozzando la zona con deiezioni organiche e rifiuti, sono stati diffidati in tal senso. Uno sarà inoltre denunciato all’autorità giudiziaria perché inottemperante al Foglio di Via Obbligatorio, provvedimento emesso in precedenza dal Questore di Bolzano.
Obiettivo costante è anche la verifica della regolarità della permanenza sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari.
Uno straniero di nazionalità algerina, incappato nella rete dei controlli, è stato accompagnato in Questura perché totalmente privo di documenti ed autorizzazioni al soggiorno in Italia. Una volta ottenuto il lasciapassare dalle competenti autorità, è stato accompagnato su disposizione del Questore in un Centro Per il Rimpatrio della provincia di Gorizia, ove verranno fatti gli ulteriori accertamenti per il rimpatrio verso il Paese d’origine.
Le perlustrazioni ad ampio raggio portano anche a risultati di immediata soddisfazione per il cittadino. Nella zona industriale della periferia, è stata ritrovata un’autovettura rubata pochi giorni fa nel capoluogo. La proprietaria, contattata telefonicamente, potrà quindi riavere in tempi brevi il suo veicolo, ancora in ottime condizioni. Comprensibile la felicità della signora, che non dovrà affrontare le spese per l’acquisto di una nuova automobile.
Durante il servizio, è stato inoltre attenzionato un bar del centro, la cui frequentazione appare dubbia. Numerosi sono infatti i soggetti con precedenti di Polizia a carico, che lo hanno eletto quale luogo abituale di ritrovo.
Il locale, seppur in regola con le licenze, sarà sottoposto al vaglio per un’eventuale chiusura per motivi di ordine pubblico.
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