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Bolzano

Verso la neutralità climatica, presentato in Giunta comunale uno studio dell’Eurac

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Nel corso dell’ultima seduta di Giunta comunale il Direttore dell’Istituto per le Energie Rinnovabili dell’EURAC Wolfram Sparber, ha presentato all’esecutivo lo studio realizzato per il Comune su incarico dell’Ufficio competente per l’Energia e il Clima dell’Assessorato all’Ambiente dal titolo:Scenari per il Comune di Bolzano verso la neutralità climatica“.

Lo studio è propedeutico al monitoraggio del PAESC (Piano di Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima) del Comune di Bolzano, approvato dalla Commissione Europea nel 2020 nell’ambito del “Patto dei Sindaci per l’Energia e il Clima” e che l’amministrazione intende aggiornare in forma partecipata nel corso del 2023 tenendo conto dei nuovi obiettivi climatici 2030 previsti a livello europeo e dal nuovo Piano Clima provinciale.

L’analisi, che dà seguito allo studio EURAC presentato anche in Consiglio comunale collegato al Piano Clima 2040 della Provincia, si concentra sul territorio della Città di Bolzano, analizza lo stato dell’arte delle emissioni di CO2 e presenta i possibili target di riduzione delle emissioni.

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Il Comune capoluogo da tempo mette in atto diverse misure per contenere le emissioni di CO2. Ma è possibile fare di più? In quali settori si dovrebbe agire e con quali misure? Per rispondere a questi interrogativi l’amministrazione comunale ha chiesto a Eurac Research di condurre uno studio per esaminare la situazione attuale e gli scenari di riduzione delle emissioni.

Gli obiettivi climatici al 2030 fissati dall’Unione Europea e dal Patto dei Sindaci, dall’IPPC e dal Piano Clima provinciale ci impongono maggiori sforzi e un’accelerazione nei prossimi anni verso le fonti rinnovabili, la mobilità sostenibile, l’elettrificazione dei trasporti urbani e la riduzione dei consumi energetici” sostiene l’Assessora comunale all’Ambiente Chiara Rabini che ringrazia Eurac per questa collaborazione che proseguirà nei prossimi mesi.

La sfida della neutralità climatica rappresenta un urgente necessità e al tempo stesso una enorme opportunità per rendere più sostenibile la nostra città migliorando la qualità della vita dei cittadini e cittadine.”

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Lo scenario attuale  – I dati degli ultimi anni sulle emissioni a Bolzano mostrano un trend discreto. I consumi per il riscaldamento degli edifici sono in leggero calo, soprattutto grazie al continuo ampliamento della rete di teleriscaldamento. Sul fronte della mobilità, il nuovo PUMS (Piano urbano della mobilità sostenibile) punta a ridurre il traffico cittadino e a far calare di conseguenza gli inquinanti promuovendo la mobilità dolce e sostenibile. Queste misure contribuiranno di certo a migliorare ancora la situazione, ma per raggiungere risultati più marcati, è necessario considerare lo scenario che preveda gli effetti positivi di una massiccia elettrificazione a tutti i livelli: dalla micromobilità con cargo e-bike e scooter, alle auto, per arrivare al trasporto leggero, pesante e alla mobilità pubblica oltre alla parallela necessaria riduzione delle auto private a favore della mobilità ciclistica e trasporto pubblico. In altre città europee in cui la mobilità green ha preso piede, per agevolare questa transizione sono stati introdotti una serie di incentivi non monetari per un periodo limitato per i possessori di veicoli elettrici. L’elettrificazione del trasporto richiede anche di ampliare in modo sostanziale l’infrastruttura di ricarica pubblica e di adeguarla alle diverse esigenze e tipologie di mezzi.

Per quanto riguarda il settore termico, lo studio di Eurac Research mostra come i risanamenti edilizi rimangano fondamentali per abbattere i consumi, ma anche come siano ancora troppo pochi e troppo lenti. Questa tendenza è comune a molti altri paesi europei.

Per ridurre le emissioni in questo settore, si propone un contributo ancora più consistente dal teleriscaldamento, alimentato oltre che dal termovalorizzatore anche da altre fonti a zero emissioni. Nelle zone difficilmente raggiungibili dal teleriscaldamento sarà necessario passare a impianti a basse o zero emissioni, nel momento in cui le caldaie tradizionali saranno da sostituire.

Lo studio ha considerato anche il potenziale fotovoltaico, con particolare attenzione agli edifici pubblici, alle comunità energetiche e alla zona industriale.

Infine, per i nuovi quartieri, come l’areale ferroviario, lo studio propone di pianificare da subito reti di teleriscaldamento a bassa temperatura per favorire il recupero di energia termica di scarto e introdurre le pompe di calore sia per riscaldare, sia per raffrescare.

 “Lo studio è un esame preliminare che fa emergere possibili strade per avvicinarsi alla neutralità climatica. Rimaniamo a disposizione del Comune per approfondire ambiti specifici e per supportare i tecnici nell’implementazione concreta delle misure, anche in linea con le indicazioni che abbiamo elaborato a livello provinciale con lo stesso obiettivospiega Wolfram Sparber, direttore dell’Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research. 

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