Arte e Cultura
Musei provinciali dell’Alto Adige: il numero degli ingressi sale ancora
Nel 2022 i Musei provinciali dell’Alto Adige hanno registrato oltre 700.000 presenze, un numero significativamente superiore a quelli degli ultimi due anni, ma inferiore a quelli prima della pandemia.
I musei di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano nell’anno appena concluso hanno registrato un totale di 702.736 ingressi. A farla da padrone è stato di nuovo il Museo Archeologico dell’Alto Adige a Bolzano con 253.365 visite, seguito dal Touriseum presso Merano con 182.950 ingressi e dal Museo Provinciale Miniere con le sue quattro sedi a Predoi, Cadipietra, Ridanna e Monteneve con complessivamente 62.105 ingressi.
Dopo i due anni di pandemia con circa 290.000 visite nel 2020 e 420.000 nel 2021 quindi, ci si avvicina nuovamente ai numeri prepandemia, che si muovevano annualmente tra gli 800.000 e i 900.000.
I musei gestiti dall’Azienda Musei provinciali comprendono anche il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige a Bolzano con il Planetarium Alto Adige a San Valentino in Campo, il Museo provinciale degli usi e costumi a Teodone con il Museo della caccia e della pesca – Castel Wolfsthurn a Mareta ed il Museo provinciale del Vino a Caldaro, il Museum Ladin Ciastel de Tor con il Museum Ladin Ursus ladinicus (entrambi in Val Badia), Castel Tirolo con Castel Velturno e Castel Obermontani all’ingresso della Val Martello, ed il Forte di Fortezza con il Museo Eccel Kreuzer a Bolzano.
Il Presidente della Provincia ed Assessore provinciale ai musei Arno Kompatscher commenta così: “I Musei provinciali sono preziose istituzioni educative e di ricerca e sono contento che, dopo gli ultimi due difficili anni di pandemia, tornino ad attirare un pubblico numeroso. In diversi campi rappresentano centri di conoscenza che ci danno una visione d’insieme della storia, dell’arte, del folklore, del turismo, dell’archeologia e delle scienze naturali“.
Il 2022 in pillole
Oltre a numerosi progetti di ricerca su vari argomenti, i punti salienti del 2022 sono stati la mostra “Stone Age Connections” sulla mobilità ai tempi di Ötzi, le visite guidate alla cella frigorifera dell’Uomo venuto dal ghiaccio e la Archeo Week del Museo archeologico.
Il Museo di Scienze Naturali ha presentato le mostre “Dragons” e “Handimals” e ha organizzato l’Escape Game sui misteri della collezione naturalistica di Georg Gasser, l’incontro autunnale dei musei di scienze naturali dell’Associazione dei musei tedeschi oltre ad innumerevoli conferenze e workshop su temi naturalistici, mentre al Planetarium si sono svolte le sue tradizionali dimostrazioni astronomiche.
Al Museo degli usi e costumi sono tornate le dimostrazioni di artigianato e la grande Festa di musica popolare, il Museo del vino ha festeggiato la Giornata Internazionale dei musei con trattori d’epoca, mentre a Castel Wolfsthurn era visitabile la mostra “Di signori e capigliature. Storia delle acconciature del XVIII e XIX secolo”.
Al Museo Eccel Kreuzer era l’anno della mostra su Paul Flora e l’arte satirica nella collezione Eccel Kreuzer oltre che di numerose visite guidate a tema nella mostra permanente. Anche al Forte di Fortezza l’arte è stata la protagonista con le mostre “fortezzaDONNA”, “perspectives art spaces” e “Tracce di memoria“, mentre altri momenti salienti sono stati l’inaugurazione di una nuova parte della mostra permanente sui bunker, la Domenica delle famiglie e il convegno sui compiti dei musei di storia contemporanea.
Al Touriseum la mostra di manifesti “Visitate Merano!” ha raccontato la rinascita turistica della città termale dopo la Prima Guerra Mondiale, mentre in novembre si è tenuta la quarta edizione del Vintage Market.
Castel Tirolo ha presentato le mostre “Global ‘500” sulla circumnavigazione della Terra di 500 anni fa e “Amore, morte e demonio” sul teatro nel Tirolo storico nonché le mostre d’arte “Georg Thuille” e “Wilhelm Senoner. Persona“.
Il Museum Ladin si è dedicato alla mostra “Lostriades” sulla mobilità sulla neve nelle valli ladine e ha celebrato con vari eventi il 35° anniversario della scoperta dell’orso delle caverne preistorico Ursus ladinicus nella Grotta delle Conturines (Gruppo di Fanes).
Il Museo provinciale Miniere infine ha organizzato le “Sfide dei minatori” a Ridanna, la giornata delle leggende a Ridanna e Predoi, oltre a numerose visite guidate nelle miniere e nei loro dintorni nonché l’inaugurazione del nuovo centro visite di Predoi.
Info: www.provincia.bz.it/museiprovinciali
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