Bolzano
Copertura finanziaria della legge sull’edilizia abitativa, all’interno della SVP un conflitto mai visto prima
Oggi, dopo un lungo e faticoso tira e molla, definito dallo stesso Renzler “un parto davvero difficile“, si sono conclusi i lavori della IV Commissione legislativa sulla legge per l’edilizia abitativa.
Ce lo ricordiamo: l’edilizia abitativa pubblica in Alto Adige aspetta questa riforma da almeno dieci anni. La precedente normativa ha portato a un mercato immobiliare impazzito, con prezzi al metro quadro che nessuno può permettersi e costi abitativi che rappresentano un assurdo 41% delle spese di una famiglia.
Il progetto di riforma si è trasformato in una mini-riforma, che tuttavia lascia intravedere un conflitto enorme all’interno della SVP. Oggi, nella fase finale dei lavori in commissione, il conflitto è esploso sotto gli occhi della minoranza politica e dei funzionari presenti.
È consuetudine ed è necessario che un disegno di legge lasci la commissione legislativa solo quando la copertura finanziaria del progetto è assicurata. Questo richiede sempre il parere della ripartizione Finanze. Nel caso della legge sull’edilizia abitativa, dalla ripartizione Finanze è giunto un commento lungo qualche pagina (firmato dall’assessore competente Kompatscher Arno), che indicava all’interno della legge una serie di carenze a causa delle quali non erano stati “in grado di fornire un parere sulla legge“.
Si tratta di un fatto del tutto inusuale da cui si capisce in altre parole che l’assessora all’edilizia abitativa non sarebbe stata in grado di fornire un calcolo e una copertura dei costi adeguati. Un inaudito scambio pubblico di accuse di incapacità.
“Mentre ogni membro dell’opposizione avrebbe cercato una trattativa con l’assessorato alle Finanze per evitare una figuraccia in commissione legislativa, ma soprattutto per far approvare la legge in modo sicuro dalla commissione, qui si è rimasti ostinatamente fermi sulle proprie posizioni.
Il consigliere Renzler (probabilmente in accordo con l’assessora Deeg) ha semplicemente ignorato il feedback dell’assessore alle Finanze e ha scovato una copertura finanziaria di 3,5 milioni di Euro per il 2023 e di 7,8 milioni per il 2024, indicando il “Fondo globale per far fronte ad oneri derivanti da nuovi provvedimenti legislativi” come luogo di provenienza del denaro necessario. Si crea così un precedente molto comodo!“ ha commentato attonita Brigitte Foppa, membro del Gruppo Verde in commissione.
È impossibile dire chi abbia ragione in questo conflitto. In ogni caso, la comunicazione e le relazioni all’interno della SVP non sembrano godere di buona salute. La carenza di alloggi e le preoccupazioni di tante famiglie su come coprire i costi della propria abitazione meriterebbero un management ben migliore.
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