Valle Isarco
Manifestazione antitraffico a Colle Isarco
Che un sindaco organizzi una manifestazione pubblica è già un caso raro. Nelle cronache bisogna andare indietro di oltre vent’anni, a quando il Comune di Fortezza tentò di opporsi alla costruzione della discarica comprensoriale di Sacco a Le Cave.
Quella che il sindaco Martin Alber, insieme alla sua giunta, sta invece organizzando a Colle Isarco per il giorno 17, ha lo scopo di sensibilizzare la politica provinciale e nazionale al problema del traffico, attuale e futuro in Alta val d’Isarco.
Soprattutto quello futuro, legato al transito dei mezzi pesanti, destinato, secondo tutte le previsioni, ad una sorta dio collasso a seguito della realizzazione del ponte autostradale Lueg, in terra austriaca, a soli sei chilometri dal Brennero: inizio lavori nel 2024. Durata prevista 4 anni. Qui entra in ballo il concetto di fluidità dei trasporti, non in una determinata realtà provinciale o regionale, non in un singolo Paese ma nella intera Unione Europea, unita alla certezza della movimentazione delle merci.
A partire dalle prime edizioni delle Reti TEN-T i Corridoi plurimodali (con assi ferroviari e stradali) furono considerati simili al sistema arterioso del corpo umano, in cui la presenza di un “trombo” produceva automaticamente il collasso dell’intero sistema; il Commissario Van Miert e la Banca Europea degli Investimenti che supportava il gruppo di esperti della Unione Europea nella redazione delle Reti TEN–T, insistevano proprio sulla garanzia che i corridoi non avessero punti critici, non subissero nel tempo blocchi e quindi non compromettessero la fluidità del singolo corridoio e dell’ intera rete.
Per questo era fondamentale una capillare manutenzione per evitarne il temporaneo blocco e l’impegno a realizzare in tempi certi i nodi mancanti. Nel 2024 partiranno i lavori per la costruzione del ponte Lueg e quello attuale sarà percorribile a una sola corsia per senso di marcia per almeno quattro anni: lungo circa 1,8 chilometri diventerà un collo di bottiglia sia per il traffico pesante che per quello leggero lungo l’asse autostradale del Brennero.
Il Corridoio Scandinavo – Mediterraneo, la vera spina dorsale della Unione Europea non sarà più in grado di soddisfare l’interscambio commerciale tra il nostro Paese e l’Europa, un intercambio stimato di circa 170 miliardi di euro; tra l’altro se invece del valore, passiamo al numero di transiti scopriamo un transito di TIR in entrambe le direzioni superiore a 2,5 milioni l’anno. C’è da dire anche che il Governo austriaco è contrario a far defluire il traffico leggero sulla rete statale; per quello pesante è vietato da tempo l’uso delle strade “normali” forse grazie anche a quelle azioni di protesta, capitanate da Fritz Gurgiser, presidente del Transit Forum Austria-Tirolo, la cui presenza è annunciata a Colle Isarco.
Ma per capire davvero quale sia il dramma per il mondo dell’autotrasporto occorre analizzare le dichiarazioni, diffuse su vari quotidiani, del Presidente dell’ANITA (l’Associazione della Confindustria che associa le imprese di autotrasporto merci e logistica) Thomas Baumgartner. Il “padrone” della Fercam tanto per essere più chiari.
“Purtroppo – ha precisato Baumgartner – per la mancanza di ulteriori tracce ferroviarie sull’asse del Brennero e sovraffollamento dei terminali ferroviari a sud e a nord del valico per il trasbordo dei mezzi, il trasporto ferroviario intermodale non potrà sopportare ulteriori trasferimenti dalla strada. Sul versante italiano inoltre – aggiunge – le file che già oggi si formano per le misure di limitazione dei transiti a Kufstein sono destinate a peggiorare ulteriormente.
È necessario ed urgente fare pressioni sin da subito sull’Austria e sulla Commissione europea affinché vengano rimossi: il divieto notturno di circolazione e il doppio pedaggio sull’Autostrada A13 (Brennero – Innsbruck); il divieto di circolazione sulle strade statali parallele all’autostrada per il traffico pesante ed infine, il divieto di circolazione al sabato”.
E questo è il mondo dell’economia e del trasporto su gomma. E sono queste, tra le altre, le misure che preoccupano la gente di Brennero- Colle Isarco e, in genere, di tutta la Wipptal: l’aumento esponenziale dei camion e delle auto, il collo di bottiglia al centro del paese di Colle Isarco, la rapidità con la quale si farà la prevista circonvallazione in galleria, e, tra le mille altre domande, quale possa essere la qualità della vita, la salute e la vivibilità di un centro (e dei centri) sottoposti in futuro ad un carico ancor maggiore.
Tre i gruppi di lavoro che stanno preparando i punti nevralgici e simbolici della manifestazione: strada statale, autostrada e linea ferroviaria. Si stanno definendo i nomi dei rispettivi relatori. Dopo un corteo lungo la statale, la manifestazione dovrebbe iniziare alle 11.00 in Piazza Ibsen.
Tra gli invitati, l’intero consiglio provinciale, i parlamentari altoatesini a Roma ( se verranno) e le associazioni ambientaliste e sociali, i sindaci e i consiglieri comunali della Wipptal settentrionale. La manifestazione dovrebbe durare due ore e mezza. E all’orizzonte ci sono (anche) le elezioni.
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