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Tunnel di Base del Brennero: dall’Ue nuovi fondi per le tratte d’accesso

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L’UE ha deciso nei giorni scorsi di investire altri 5,4 miliardi di euro nel programma TEN-T, principalmente per progetti ferroviari. Una parte consistente di questa somma confluirà nelle linee secondarie di accesso alla linea principale del BBT, tratta Verona-Fortezza.

Il tunnel di Base del Brennero è uno dei 135 progetti di trasporto per i quali saranno messi a disposizione i 5,4 miliardi di euro attraverso la prima gara del programma UE per una Rete Transeuropea di Trasporto TEN-T. Un totale dell’80% dei fondi messi a disposizione sarà utilizzato per le infrastrutture ferroviarie e le vie navigabili interne, ha annunciato giovedì scorso il Commissario europeo per i trasporti Alina Valen in occasione dell’evento “Connecting Europe Days” tenutosi a Lione, in Francia.

“Utilizzeremo principalmente i fondi stanziati per il BBT per la realizzazione delle tratte d’accesso”, ha sottolineato con soddisfazione l’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider. La Provincia si è sempre battuta per maggiori finanziamenti alle strutture ferroviarie, in particolare a quelle relative al corridoio del Brennero. “Con il crescente carico di traffico sulla direttrice nord-sud del Brennero, solo la ferrovia può contribuire ad alleviare una situazione che rischia di appesantirsi ulteriormente”.






Secondo Alfreider, il completamento di BBT e delle vie di accesso creerà possibilità completamente nuove per il trasporto di persone e merci. Allo stesso tempo, la qualità della vita nelle comunità in Val d’Isarco è notevolmente aumentata.

Un ulteriore passo sarà creare un’offerta attrattiva affinché la ferrovia possa diventare una vera alternativa per il trasporto di merci e persone, afferma Alfreider. È un leit-motiv che si sente ripetere da anni ma che non pare abbia trovato nel fratempo soluzioni valide e compatibili. È sotto gli occhi di tutti, come il traffico pesante su gomma, soprattutto in direzione sud-nord, intasi stabilmente la corsia di marcia dell’A22 lasciando alle auto la sola corsia di sorpasso.

Lo studio, condotto a livello internazionale dalla Piattaforma per il corridoio del Brennero, presieduta da Pat Cox ed a cui hanno collaborato BBT e A22, reso pubblico qualche mese fa, non ha mostrato grossi miglioramenti in tal senso e neppure speranze per un futuro radicalmente diverso.

 



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